Nell’articolo di oggi parliamo di Eye Traking e delle sue possibili applicazioni.
L’Eye Tracking è uno strumento di ricerca diffusissimo. Si basa sulla lettura immediata dei movimenti oculari, e sulle eventuali fissazioni, fornendo uno spettro dei “percorsi” visivi di un individuo. A causa della sua efficacia, questa strumentazione viene utilizzata negli ambiti più disparati, dalla Psicologia alla Medicina, dalle Ricerche di Mercato alla progettazione del Packaging, dalla pubblicità alle situazioni sperimentali (Usability testing). Tuttavia, ad oggi, questa tecnologia viene anche applicata a due ambiti che si trovano agli estremi opposti della moderna società: il gioco e la guerra.
In guerra l’Eye Tracking viene utilizzato per progettare un sistema visivo di comando remoto dei droni. Questo impiego, se perfezionato, porterà alla riduzione dei tempi di reazione e risposta dei droni militari che verrano comandati non più dalla mano ma dallo sguardo del pilota. Le implicazioni etiche le lasciamo ai posteri, inutile dire che un po’ dispiace vedere ogni tecnologia finire nel pozzo nero della guerra.
Per quanto riguarda i giochi invece la questione diventa molto più rilassata e di sicuro divertente. Diverse case di sviluppo stanno progettando giochi che utilizzino il sistema “Eye Track” per interagire con e attraverso il proprio personaggio. Non so se siete mai saliti su un cavallo, ma se lo avete fatto sapete quanto è importante lo sguardo del fantino: non importa tirare le redini, bisogna guardare dove si vuole andare. Ho fatto questo esempio per rendervi consapevoli di come usate il vostro sguardo mentre “utilizzate qualcun’altro” (sia esso un cavallo o un personaggio di un video game): i tasti sono importanti, ma è la vostra vista a rendervi davvero attivi nel gioco. Ed è attraverso la vista che voi controllate, ancora prima di spostare le levette, la strada che il vostro personaggio percorrerà. Da qui il collegamento (per i saggi sviluppatori e forse da suggerire agli insegnanti di equitazione) è stato immediato e a breve se ne vedranno i risultati. Un giorno non troppo distante guideremo i nostri alter-ego digitali attraverso il movimento degli occhi, rendendo l’esperienza di gioco veloce e coinvolgente.