Videogiochi e pensiero – Il Professor Layton

Facebook
Twitter
LinkedIn

Apriamo oggi la rubrica “Analisi di videogiochi” proponendovi un analisi di un famoso gioco che ha spopolato negli ultimi anni: la saga del professor Layton, sviluppata da Level 5, per Nintendo DS e 3DS.

SOLO PUNTA E CLICCA? – Il successo del videogioco non è sicuramente dovuto allo stile di gameplay e dalla giocabilità, dato che è un classico “punta e clicca” per DS. Il giocatore, per proseguire l’avventura, dovrà prevalentemente risolvere enigmi e rompicapi, che gli saranno posti continuamente davanti nel corso del gioco. La grafica, prevalentemente in 2 dimensioni, non è, quindi il punto forte del famoso videogame. Il gioco punta tutto sugli enigmi e sulla trama articolata ed avvincente, che tengono il giocatore incollato allo schermo fino alla fine del gioco (o fino a quando si stanca di non riuscire a risolvere un rompicapo).

ENIGMI, VI ODIO! – E sono proprio gli enigmi i veri protagonisti del gioco: ce ne sono più di un centinaio per capitolo della saga, tutti diversi tra loro. Più si va avanti nel gioco, più i puzzle diventano sempre più complessi e articolati, fino a far spendere molto tempo dietro a ciascuno di essi da parte del giocatore. Però, quando il Professor Layton ti sorride contento, e quindi hai risolto con successo l’enigma, ci si sente davvero tanto gratificati. Il giocatore si sente intelligente, risolvendo enigmi particolarmente difficili, e continuerà a giocare con una flessibilità di pensiero e ragionamento diversi. Grazie al continuo susseguirsi di enigmi e rompicapi, conditi con una trama thriller articolatissima, il cervello non smette mai di funzionare e perdere un passaggio vorrebbe dire non capire più nulla di quello che sta accadendo. Il gioco, quindi, fin dalle prime battute cerca di far abituare pian piano il giocatore alla difficoltà di ragionamento del gioco, proponendo enigmi distanti temporalmente tra di loro, e riducendo sempre il tempo tra un enigma e l’altro più ci si avvicina alla fine del gioco.

RITORNO ALLE ORIGINI Il gioco faccia ragionare l’individuo, che deve necessariamente risolvere un tot numero di indovinelli prima di proseguire l’avventura. Questo non accade quasi più nei giochi moderni, che purtroppo sono semplificati a livelli estremi (basti pensare a Pokemon X e Y, che sono molto più semplici dei primi Pokemon Blu e Rosso). Il gioco riprende, quindi, la capacità di ragionamento che usavamo in giochi come Silent Hill, Resident Evil o The legend of Zelda, i cui enigmi ci facevano sudare.

IL PROFESSOR LAYTON SVILUPPA IL PENSIERO CRITICO – Ebbene sì, tutti (o almeno, la gran parte) degli enigmi proposti da questa fantastica saga hanno tutte le carte in regola per poter aumentare il pensiero critico di noi tutti. Il giocatore, alle prese con un rompicapo, interpreta i dati, li analizza, li valuta, costruisce inferenze e si regola di conseguenza, fino a giungere ad una possibile soluzione. L’unica cosa che non può fare, è spiegare in che modo e perchè è arrivato a quel risultato. Ma questa competenza del pensiero critico, ancora non è stata sviluppata da nessun videogioco, bensì solo da serious game, videogiochi che servono per incrementare competenze specifiche, e che magari vengono somministrati insieme alla compagnia di un esperto, che valuta la prestazione del soggetto.
Anche l’abilità di problem solving viene ampliamente sviluppata, grazie a questo videogioco. Il giocatore, infatti, dovrà pensare a quale possa essere la soluzione del caso, per poi risolverlo.

EMOZIONANTE – Alcuni capitoli di questa saga, poi, sono davvero commoventi. Basti pensare alla conclusione di “Il professor Layton e il futuro perduto”, che avrà fatto scendere una lacrimuccia a tutti i giocatori. La rabbia e la frustrazione che si provano quando non si riesce a risolvere un enigma, poi, la fanno da padrone, finchè il rompicapo non viene risolto. La gioia e la felicità, allora, predomineranno sul videogiocatore, fino al successivo, odioso e “impossibile” enigma.
In conclusione, come si evince da quello che ho scritto, a mio parere tutta la saga del professor Layton è un capolavoro, che consiglio di provare a tutti, anche solo per rendere più flessibile la capacità di ragionamento.

More to explorer

Pokémon leggende Arceus: emozioni alla scelta

Mi è capitato di trovarmi di fronte ad una polemica, l’ennesima sui social.  Con l’uscita di Pokèmon leggende Arceus, le emozioni suscitate hanno diviso il web, come accade praticamente per tutto (particolarmente quando si tratta di un titolo Pokèmon), i

Religione e mitologia in Horizon Zero Dawn

A pochi giorni dall’uscita del nuovo capitolo della saga, Horizon Zero Dawn: Forbidden West vorrei proporre nel seguente articolo una chiave di lettura alternativa dell’universo di gioco del primo capitolo della saga.  Basandomi su un articolo accademico pubblicato da Rebekah

Hollow Knight e Psicologia: il sogno

Il quarto articolo della rubrica sugli elementi di psicologia presenti in Hollow Knight affronta la questione del sogno. La tematica psicologica del sogno è rintracciabile all’interno di tutta l’esperienza videoludica di Hollow Knight. Questa presenza ricorrente emerge sia dagli accaduti

Scrivi un commento

Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza d'uso dell'utente. Proseguendo nella navigazione dichiari di aver letto e accettato i termini e le condizioni di utilizzo, per maggiori informazioni a riguardo clicca

QUI