Destiny, la nuova socialità multitasking

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Lo scorso 15 settembre Bungie, in collaborazione con activision-blizzard, ha sfornato  un gioco coniando, di fatto,  un nuovo genere nell’universo dei videogiochi:  l’MMORPGFPS. Questo è un titolo che raggruppa elementi tipici dei multiplayer massivi online e dei giochi di ruol, incastonando il tutto in una solida cornice sparatutto già rodata da Bungie nella realizzazione della storica serie Halo. L’articolo che vi proponiamo intende concentrarsi sull’aspetto social del gioco, si promette di evidenziare le dinamiche relative e di descrivere come Bungie abbia puntato su questa modalità con successo e metodo.

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Destiny prevede diverse missioni, modalità competitive e catene di obiettivi; alcune di queste attività richiedono necessariamente la cooperazione di più persone per essere portate a termine.

Tuttavia non è sufficiente costruire un gioco in cui alcuni obiettivi sono raggiungibili solo attraverso la cooperazione per generare aggregazione tra i giocatori. A tal proposito gli sviluppatori si sono preoccupati di fornire all’utenza un sito internet dove i giocatori potessero organizzarsi per completare missioni e obiettivi. A partire da un forum in cui gli utenti possono scambiarsi informazioni circa le modalità di completamento degli obiettivi e organizzarsi per passare all’azione. Non manca poi un sistema di messaggistica  che consente di inviare e ricevere messaggi bypassando la console così da favorire una continuità nella comunicazione e nell’organizzazione tra gli utenti anche quando non si sta giocando.dest2
Esiste poi un sistema di clan analogo a quello già visto in altri titoli; appartenere ad un clan permette al giocatore di avere sempre a disposizione altre persone con cui giocare, cimentando così la dimensione sociale di gioco. Per incentivare la nascita dei clan, inoltre,  il gioco prevede degli obiettivi di squadra con le relative ricompense idividuali. La chat vocale di gioco si attiva non appena si forma una squadra analogamente a quanto succede negli altri giochi multiplayer e per la natura RPG del titolo risulta vitale. Trattandosi di un gioco solo online, il sistema di missioni è strutturato in modo tale da consentire ai giocatori di incontrarsi anche mentre stanno perseguendo obiettivi diversi o semplicemente pattugliando un pianeta in cerca di risorse. Gli sviluppatori si sono inoltre adoperati per creare delle aree social (città con i vari “vendors”) in cui i giocatori si ritrovano e possono comunicare qualora sprovvisti di cuffie e microfono attraverso delle emoticon, utili a manifestare alcuni stati emotivi o per semplici risposte dicotomiche.

Destiny First Look Alpha_20140614143721

Tutti questi elementi sono tessere di uno stesso puzzle, rappresentato da una grande community di giocatori. Il forum ideato dagli sviluppatori ha anche la funzione di feedback ricevuto dagli utenti in merito al lavoro svolto. Si può dire che destiny è uno dei pochi giochi che va “direttamente” incontro alle esigenze dei propri utenti. Tutto il comparto social del gioco è quindi utile non solo a permettere ai giocatori di aggregarsi o affiliarsi in clan, ma anche a fornire un continuo feedback agli sviluppatori.

Data la natura particolarmente “social” di questo gioco è impossibile non notare che alcune dinamiche tipiche dei gruppi di lavoro o dei gruppi sportivi si ripetono nei clan di destiny; anche tra i gruppi di videogiocatori esistono infatti dinamiche di appartenenza al proprio gruppo di amici o di commilitoni e criteri che mutuamente ciascun membro rispetta.
Tant’è che il gruppo di gioco non si organizza diversamente da quello sportivo o di lavoro per quel che riguarda, ad esempio, la distribuzione dei ruoli, le modalità di interazione delle parti, lo stile di leadership e l’orientamento al compito.dest4
Come in ogni gruppo vengono implicitamente create regole e gerarchie sociali intorno al leader e alla sua impronta: come per ogni giocatore, esistono leader più interessati all’efficacia nello svolgere il compito ( e quindi nel vincere la partita) e altri più attenti alla componente di divertimento (e quindi che giocano per chiacchierare e ingannare il tempo più che per vincere). Analogamente al leader e conseguentemente a chi viene riconosciuto come tale, il gruppo si struttura e si organizza, sviluppando diverse competenze condivise; esistono infatti leader più autoritari e altri più democratici nella presa di una decisione, chi è più affiliativo e chi invece è interessato al solo raggiungimento dello scopo condiviso da tutto il gruppo.
Chiaramente ogni giocatore non approccia al titolo sempre con la stessa intenzione, ha momenti in cui la sua vena competitiva è parecchio pronunciata, altri in cui preferisce una partita più rilassata in PVE chiacchierando del più e del meno con due amici e altri ancora in cui vuole sbloccare necessariamente quel nuovo equipaggiamento.dest7
Da questo punto di vista Destiny può essere considerato un gioco multitasking a livello sociale, infatti oltre alla dinamicità nella creazione e nello scioglimento dei gruppi, l’intera piattaforma di gioco è sostenuta da applicazione per smartphone e sito internet, oltre ad eventuali pagine Facebook (aka The Tower) e un gran numero di forum a riguardo. Questa logica di interattività ampliata consente un incontro perfetto tra l’offerta del gioco, le modalità in cui questa può essere soddisfatta e le esigenze del giocatore che può trovare a qualsiasi orario qualche compagno di merende per un “Cala la notte” con un semplice post.
Da questo punto di vista “social”, Destiny ha tenuto fede al proprio nome, portando un esempio del destino socialmente multitasking verso cui i videogiochi si stanno orientando.

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