L’autismo e il disturbo dello spettro autistico (DSA) sono patologie relative allo sviluppo delle capacità mentali e di alcune funzioni cognitive.
Tra i sintomi caratteristici di tali disturbi si possono annoverare: difficoltà a tessere e gestire relazioni sociali, pattern di comportamento ripetitivi, disabilità sensomotorie e difficoltà nell’acquisizione e produzione del linguaggio.
Attualmente esistono diversi trattamenti dedicati al miglioramento della condizione di queste patologie dello sviluppo, tuttavia sono ancora pochi i trattamenti che si avvalgono dei videogiochi o più in generale delle nuove tecnologie. Il valore aggiunto dello sviluppo di terapie basate sull’utilizzo di strumenti innovativi e interattivi risiede nel forte interesse che i bambini mostrano nei confronti della tecnologia e dei videogiochi.
Considerando i preconcetti presenti nel panorama scolastico italiano in merito ai videogiochi, additati come causa di dipendenza o come attività prettamente ludica, è opportuno spostare l’attenzione su quanto avviene oltreoceano, in particolare nella scuola elementare Stuart W.Weller, dove un insegnate ha incoraggiato i suoi colleghi a sperimentare l’utilizzo del kinect (un sensore di movimento 3d per xbox 360/xbox one, che permette di giocare senza supporto di pad o joystick alcuno) per implementare i programmi educativi dei bambini con spettro autistico. La psicologa comportamentale Lynn Keenan sostiene che il movimento previsto da qualunque gioco basato sul kinect regala delle sensazioni diverse rispetto alle classiche tecniche utilizzate nelle terapie convenzionali. Inoltre tenendo presenti le difficoltà di questi soggetti nella relazione e comunicazione con il prossimo, è sorpendente il grado di cooperazione che il kinect rende possibile attraverso le attività disponibili. La condizione di condivisione dello spazio fisico e degli obiettivi di gioco legata al forte entusiasmo suscitato nei bambini per uno strumento videoludico permette dei progressi davvero incoraggianti nell’interazione con gli insegnanti, i coetanei e gli eventuali terapeuti. Esistono diversi titoli creati ad hoc e non per questa tipologia di disturbi che si sono rivelati efficaci e stimolanti per lo più per i problemi relativi alle capacità sensomotorie e a quelle relazionali. Tra i sintomi dei disturbi dello spettro autistico esiste anche la difficoltà a riconoscere gli stati emotivi dell’altro, a tal proposito esiste un gioco chiamato Tickle, in cui i bambini interagendo con delle creature fantastiche potranno esercitarsi a riconoscerne le esprressioni facciali e le corrispettive emozioni.
La divulgazione di informazioni relative all’utilizzo della tecnologia per il miglioramento della qualità della vita è molto importante e merita attenzione anche per incentivare la comunità scientifica a validare e introdurre nuovi metodi di trattamento per i soggetti portatori di disturbi come l’autismo. La chiave del successo dei videogiochi per il trattamento dei disturbi dei bambimi risiede nella facilità di fruizione e nell’entusiamo che suscitano nei più i piccoli.
Per saperne di più riguardo alla terapia presentata sopra, guarda il video che segue!