La sinestesia è un particolare fenomeno percettivo che si studia in psicologia, in cui la stimolazione di uno dei nostri cinque sensi elicita l’attivazione di un’altra via sensoriale, o cognitiva, in maniera automatica. In questo modo, succede che due sensi interpretino un determinato fenomeno contemporaneamente.
Si tratta di esperienze che possono vivere un numero ristretto di persone, le cui origini non sono oggi del tutto chiare. Un esempio molto comune di sinestesia percettiva è quando un suono fa visualizzare ad una persona delle immagini o dei colori. Caratteristica della sinestesia è l’unidirezionalità, pertanto un uomo che “vede un suono” non sarà in grado di “sentire un’immagine”: i suoni possono attivare in lui la percezione di una forma o di un colore, ma questo colore o questa forma non possono fargli sentire alcun suono: o uno o l’altro, non entrambe le situazioni. È un fenomeno che caratterizza poche persone. Tradurre automaticamente la musica in colori e immagini, associare la musica a dei colori è stato un elemento fondamentale nei quadri di Kandinskij, ma esistono anche altri casi, nell’era delle nuove tecnologie, in cui c’è stato il tentativo di far vivere questa esperienza ad altre persone. Alcuni di voi si ricorderanno di un videoclip dei Subsonica, band torinese, in collaborazione con i Bluvertigo, dal nome “Discolabirinto”, in cui tentavano di far visualizzare le tracce audio del brano agli spettatori, associando il suono di ogni strumento a determinate immagini ed effetti visivi. Oppure, possiamo trovare un altro esempio nei cosiddetti “effetti” della vecchia versione di Windows Media Player. Tuttavia, non si tratta dell’unico tentativo di proporre un’esperienza sinestetica su larga scala; esiste, infatti, un altro “caso” di sinestesia nella cultura di massa, molto più mainstream del precedente, più precisamente a portata di smartphone.
Stiamo parlando di Geometry Dash, fortunatissimo gioco per telefoni e tablet pubblicato da Rob Top Games. Chi lo ha già giocato, sa benissimo che sarebbe impossibile non associarlo alla sinestesia. Se invece non avete idea di cosa stiamo parlando, e non avete messo mano nemmeno alla versione gratuita, con un numero di livelli più contenuto rispetto a quella estesa, potrete godere di alcuni video su Yuotube in cui il gamer di turno perde la testa per questo gioco, a dir poco bellissimo. Il compito richiesto è semplicissimo: toccare lo schermo del vostro smartphone al momento esatto affinché il vostro protagonista, un quadrato, possa saltare gli ostacoli, ovvero delle svariate forme geometriche. Ora capite il perché della parola “geometry”. Altro particolare, la nostra forma a quattro angoli sarà in perenne scorrimento e non potrà mai fermarsi, come se scivolasse – da qui il senso della parola “dash” -; per questo motivo, dovrete tenere i riflessi pronti per far sì che il suo percorso prosegua senza intoppi. Toccare lo schermo del telefono al momento giusto: ebbene, cosa c’è di particolare in questo gioco? Sembrerebbe una dinamica comune ad altri prodotti di successo per cellulari. Dov’è la sinestesia, questa esperienza sensoriale riservata a pochi?
La risposta è molto semplice: non solo dovrete toccare lo schermo a ritmo delle bellissime musiche dub-step di sottofondo, sintonizzandovi con esse, ma l’esperienza di gioco sarà accompagnata da effetti visivi spettacolari. Ad ogni groove corrisponderà un salto molto profondo, un’esplosione di immagini e colori, ad ogni susseguirsi di scale melodiche dovrete percorrere delle scale vere e proprie, ad ogni boom acustico vedrete lo scenario cambiare, e rimbombare come un altoparlante a tutto volume. In altre parole, vedrete uno scenario cambiare forme, movimenti e colori a perfetto ritmo di musica; melodia e colori vivono insieme, proprio come se fosse un’esperienza sinestetica! Come se non bastasse, con il procedere dei livelli sarete costretti a passare attraverso dei portali che trasformeranno il vostro quadrato in una navicella, in un cerchio, o in un triangolo, e le traiettorie che imporrete con il touch cambieranno di conseguenza. La varietà e l’alternanza di movimenti nel corso di un singolo livello permetteranno di seguire percorsi più discontinui, vari e, allo stesso tempo, maggiormente adeguati al ritmo della musica che fa da sfondo (o da padrone?) al livello, migliorando l’aggradamento visivo e il senso di movimento a ritmo di musica. Non abbiamo a che fare esclusivamente con uno dei giochi per smartphone più fortunati e conosciuti di sempre; anzi, Geometry Dash potrebbe essere definito come un “simulatore sinestetico” a tutti gli effetti. Forse questo dettaglio vi era sfuggito.