Bentornati cari follower di Horizon e buon Pride Month a tutti!
Per chi non lo sapesse, il “Pride Month” (italianizzato “Mese dell’Orgoglio”) è il mese di commemorazione dei Moti di Stonewall (Giugno 1969) che diedero origine ai primi movimenti di liberazione omosessuale. E quale migliore occasione se non questa per parlare della presenza di persone LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali) all’interno dei videogiochi?
Come avete potuti intuire dal titolo, l’articolo parlerà di transessualità e di come viene trattato il fenomeno all’interno di alcuni giochi. Ma prima di fare ciò, è necessario delineare alcune linee guida per aiutarci a prendere familiarità con l’argomento.
Una persona transessuale è una persona che non s’identifica col proprio sesso biologico, cioè la cui propria identità di genere, la propria percezione di essere maschio o femmina non corrisponde al sesso di nascita loro assegnato.
Il periodo di cambiamento fisico che porta ad avere un aspetto più vicino alla propria identità di genere viene definito come “periodo di transizione”. È questo il periodo in cui possiamo fenotipicamente identificate LE transessuali o MtF, cioè coloro che sono “nate maschio” e si identificano come donne e I transessuali o FtM, cioè coloro che sono “nati femmina” e si identificano come uomini.
La cosa importante da ricordare è che non è necessario indossare vestiti appartenenti al sesso opposto per essere considerati transessuali; si è transessuali quando non ci si identifica col proprio sesso biologico, indipendentemente dal vestiario (in questo caso parleremmo di cross-dresser).
Se volete saperne di più, vi lascio una guida sull’argomento.
Dopo questo piccolo e rapido vademecum, andiamo a vedere alcuni dei personaggi transessuali più rappresentativi presenti nel panorama videoludico.
BIRDETTA DI SUPER MARIO: Il primo personaggio transessuale fa il suo debutto nel lontano 1988 all’interno del gioco Super Mario Bros. 2 (1988). Si tratta di Birdo che, da come si evince dalla descrizione: “Crede di essere una ragazza […]. Preferisce essere chiamato “Birdetta””.
Nonostante l’uso scorretto del pronome al maschile (ma, ehi, siamo pur sempre negli anni ’80), questo drago sparauova si espone timidamente come precursore della transessualità videoludica.
POISON DI STREET FIGHER/FINAL FIGHT: Anche se non è mai stato dichiarato all’interno del gioco ma solo dagli sviluppatori, la nostra ragazzaccia di strada poco vestita è una donna transessuale. Originariamente un NPC nemico all’interno del gioco Final Fight (1989), la ragazza ha conquistato sempre più popolarità fino a diventare un personaggio giocabile in Ultra Street Fighter IV (2014). Questa lunga attesa era probabilmente causata dalla confusione intorno alla sua appartenenza di genere. Sarà Yoshinori Ono stesso (produttore Capcom) a confermare che Poison è a tutti gli effetti una donna transessuale post-op (post operazione, cioè a seguito dell’operazione di riassegnazione sessuale).
CREMISUS ACLASSI, “KREM” DI DRAGON AGE INQUISITION (2014): Membro delle Furie capitanate dal Toro di Ferro, a mio modesto parere è il personaggio transessuale che preferisco.
Caratterizzato in maniera positiva e rispettosa, Krem si presenta fin da subito come un uomo, ammettendo di essere nato donna ma di non essersi mai rispecchiato nel suo genere. Accettato per quello che è da tutte le altre Furie, nel gioco non viene mai trattato come un freak e non viene mai sminuito o ridicolizzato in quanto trans. (in questo video potete vedere una delle prima interazione tra l’Inquisitore e Krem).
E questi sono solo alcuni dei personaggi transessuali all’interno dei videogiochi. Voi ne conoscete altri? Se si, sentitevi pure liberi di scriverli qui sotto nei commenti! Alla prossima!