Videogiochi competitivi, cosa sono e quali?

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Negli ultimi articoli abbiamo parlato a lungo di E-sport, compresa la posizione del CONI nei confronti dei videogiochi competitivi, della storia dei videogames competitivi, abbiamo analizzato quali sono le caratteristiche vincenti di un videogiocatore professionista e abbiamo analizzato due componenti fondamentali quando si parla di competizione: la competitività e la cooperatività.

Tuttavia nei nostri articoli non ci eravamo ancora dedicati a cercare di definire cosa siano i videogiochi competitivi e in cosa differiscano da tutti gli altri videogame.

Esattamente come nessuno si sognerebbe di inventare un campionato di nascondino, non tutti i videogiochi hanno le caratteristiche adatte per diventare un esport.

Il confine tra videogioco e videogioco competitivo è tuttavia molto labile, come possiamo capire se il nostro gioco preferito ha le carte in regola per essere considerato competitivo?

Secondo Michele Bertocchi il responsabile nazionale del GEC, un Settore Nazionale di ASI, uno dei più importanti enti di promozione sportiva in Italia riconosciuto dal CONI dal 1994, che si occupa della regolamentazione degli esport in Italia, si può definire videogioco quando il rapporto del videogiocatore si esaurisce con la macchina, cioè con la consolle o il PC, è quando il computer diventa un mezzo per far scontrare più videogiocatori che il videogame può definirsi competitivo.
In poche parole, i videogame competitivi sono un modo per mettere in confronto una o più persone tramite uno strumento tecnologico.

Secondo Paolo Gianfrate, portavoce dell’associazione Ikaros, un Istituto Politecnico, accreditato e riconosciuto dalla Regione Lombardia, nato nei primi anni 2000 per formare i giovani ed accompagnarli direttamente nel mondo del lavoro, il gioco competitivo in team comporta che ogni membro debba impegnarsi mediante il proprio sforzo personale per dare il meglio: è necessario un confronto continuo e diretto con diverse figure e un intenso lavoro di gruppo per raggiungere traguardi comuni, competenze sempre più richieste anche nell’ambiente lavorativo.

Il focus quindi sembra essere posto sul lato relazionale, un ambito purtroppo al momento poco approfondito in chiave agonistica, sarebbe opportuno, anche ai fini del riconoscimento dei videogame come sport, anche da parte del grande pubblico, che si stilasse un vademecum più specifico su quali videogiochi siano “degni” di essere considerati competitivi e di conseguenza esport veri e propri.

Ma quali sono i videogame attualmente riconosciuti come competitivi?

Che tipologia di videogiochi bisogna scaricare se si vuole iniziare ad allenarsi per diventare professionisti?

  • RTS (Real Time Strategy), cioè  i Videogiochi Strategici in Tempo Reale. In questo caso l’azione, a differenza dei videogiochi strategici vs IA, fluisce in modo continuo consentendo al giocatore di formulare la propria strategia in qualsiasi istante attraverso l’utilizzo di truppe o eserciti secondo un approccio gestionale.

Tra le serie RTS più famose vanno ricordate le serie di Warcraft e Starcraft, Command & Conquer, Age of Empires…

  • Picchiaduro (in inglese fighting game o, nel caso di molti nemici insieme, beat ‘em up – dal verbo battere, picchiare) sono videogiochi il cui scopo è quello di darsi battaglia in incontri di lotta di vario genere, mediante specifiche arti di combattimento o servendosi di armi.

  • FPS (First-person shooter) o Sparatutto in prima persona è un sottogenere dei videogiochi di tipo sparatutto. Solitamente bisogna affrontare nemici e ambientazioni diverse con una visuale diretta soggettiva (in prima persona) che simula il punto di vista del personaggio giocato.
  • Gli MMO (Massively multiplayer online) sono una tipologia di giochi per computer multigiocatore dotati di appositi server che consentono a migliaia di utenti di affrontarsi contemporaneamente online. Sono ambientati in un mondo virtuale persistente in cui bisogna sfidarsi per scalare le classifiche mondiali.

All’interno degli MMO esistono tante altre categorie, più conosciuta e giocata fra queste quella dei MOBA (Multiplayer Online Battle Arena) come League of Legends, il videogioco più diffuso e praticato al mondo con quasi 30 milioni di utenti connessi ogni giorno.

  • Simulatori di guida e di discipline sportive sono giochi dotati di software in grado di replicare fedelmente su una piattaforma virtuale tutte la variabili della competizione.

Le serie di videogiochi PES e FIFA sono l’esempio più famoso di quanto avviene in relazione al calcio: entrambi puntano sulla riproduzione del gioco limando le differenze tra la realtà all’esperienza virtuale.

Le possibilità per chi vuole approcciarsi al mondo competitivo sono quindi molteplici, c’e n’è davvero per tutti i gusti!

E ditemi, voi ritenete che ci siano altre tipologie di videogame che meritano di essere considerate competitive?

E quali aspetti dovrebbeero essere tenuti in considerazione per definite un esport come tale?

A voi l’ardua sentenza.

 

Sitografia:

http://www.linkiesta.it/it/article/2015/03/01/lo-spirito-sportivo-dei-videogame/24875/

https://www.gec.gg/about

http://www.fondazioneikaros.org/la-fondazione/

https://www.monclick.it/magazine/esport-gaming-competitivo

 

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