Un anno fa siamo stati a visitare Frogbyte, il LAN party più grande d’Italia, che si tiene a Pordenone (Friuli Venezia Giulia): se vi siete persi l’articolo sull’edizione 2017 e volete sapere di più sull’evento, lo trovate qui sotto!
Horizon al Frogbyte di Pordenone!
L’appuntamento 2018 è fissato per le date 20-21-22 aprile, e quest’anno Frogbyte raggiunge la sua quinta edizione: abbiamo pensato di fare qualche domanda a Paier, uno dei padri fondatori, per saperne di più sui “dietro le quinte” di questo evento.
D – Per prima cosa, una domanda d’obbligo: com’è nata l’idea di Frogbyte?
R – In Friuli Venezia Giulia hanno sede differenti associazioni e gruppi che hanno organizzato, o tutt’ora organizzano, eventi LAN party (alcuni di questi hanno oltre 15 anni di attività!). Queste LAN sono speciali in quanto sono incentrare sul divertirsi insieme e sul rapporto di amicizia tra i partecipanti. Si viene quindi a creare un legame profondo tra i LANners, molto di più di quello che sarebbe possibile ottenere giocando da casa o ad un altro evento dal vivo dove i giocatori vanno a partecipare con lo scopo di vincere un premio, e non con l’unico obiettivo del “giocare insieme”.
Questi LAN party organizzati dalle varie associazioni radunavano mediamente tra i 15 e i 35 giocatori, con un massimo raggiunto da eventi particolari come la SfinimentoTM 2012 dei Players’ LAiR con ben 67 partecipanti. Da qui è nata l’idea di Skydancer (il presidente di Frogbyte ASD e di A.F.B.P.) che possedeva i contatti con Pordenone Fiere e che voleva realizzare un LAN party di maggiori dimensioni, unendo l’utenza di questi eventi minori e instaurando uno staff selezionato tra i più esperti lannatori delle varie associazioni. Attraverso questo “call to arms” si aggiunsero al progetto i Players’ LAiR, i FurLAN e Videogiocatori FVG, i quali collaborarono e diedero così origine nel 2014 alla prima edizione di Frogbyte LAN party. Nel 2015 si unirono allo staff anche i lan.h4x0r di Trieste e a partire dall’edizione 2016 l’evento vide l’aggiunta al nome del sottotitolo “videogames together” in modo da rimarcare la nostra ideologia.
D – Da dove nasce l’idea per il nome?
R – Sarò sincero, non lo ricordo esattamente *ride*.
Ho memoria di una sera in cui io, Skydancer, Hasky, Betray, Defaste e altri membri dello staff ci ritrovammo in una ludoteca a Udine e per un’intera serata cercammo l’ispirazione, senza trovare nulla che ci convincesse particolarmente. Avevo pensato al fatto che il nome dovesse avere un riferimento alla tecnologia, essendo un evento dedicato ai videogiochi e ai nerd, e che preferibilmente ne fosse possibile tirare fuori una mascotte. Da quel mio pensiero al “Frog” più “Byte” non ho proprio memoria del come sia stato fatto il salto, né di chi abbia proposto un evento a tema rane.
E per quanto riguarda la mascotte… vi presento Froggo:
D – Quanto è difficile organizzare ogni anno una fiera di questa portata?
R – È molto difficile, la logistica del dover realizzare un evento che ospiti per 52h 200 persone è molto complessa. Ci sono server da programmare, network LAN da progettare, quasi un migliaio di metri di cavi ethernet da tirare, regolamenti di tornei da scrivere, attività d’animazione da pensare, senza dimenticare il dover trovare una sistemazione per il pernottamento per due notti ai partecipanti, e il come fare per sfamarli. Anche il solo reparto di marketing e comunicazione è incredibilmente complesso, viene studiata una strategia di comunicazione settimane o mesi in anticipo, con un’attenta scrittura dei testi e realizzazione delle grafiche necessarie. Personalmente negli ultimi mesi ho lavorato per portare una novità per questo Frogbyte 2018, un nuovo “settore” dell’organizzazione che spero di coltivare nelle future edizioni, ovvero quello della produzione live streaming, che per il momento è principalmente incentrata sulla realizzazione di telecronache dei match finali dei tornei realizzati durante l’evento.
Volete sapere qual è la vera cosa incredibile? Tutto ciò viene realizzato da un gruppo di 20 persone volontarie e non retribuite, che lo fanno esclusivamente per passione, e mettono a disposizione il loro tempo nonostante il fatto che ognuno di esse abbia un proprio lavoro, una propria famiglia e i propri impegni personali.
D – Per poter fare tutto questo avete l’aiuto di sponsor o aziende? È difficile allacciare rapporti?
R – Frogbyte LAN party è organizzato grazie al supporto della sua community, questo ci permette di essere indipendenti dalle grandi marche del settore gaming e di poter realizzare un’edizione anche senza il loro appoggio. Di taglio, essendo un evento indipendente e fuori dagli standard può risultare di difficile commercializzazione, e quindi non sempre risulta essere appetibile a queste aziende.
Per quanto riguarda invece i nostri main partner ovvero, Pordenone Fiere e Wifi4All il rapporto è molto buono ed è grazie alla partnership stretta con loro che Frogbyte ha potuto continuare ad ingrandirsi.
D – Con più di 200 partecipanti da gestire, è possibile soddisfare tutti? Com’è il contatto tra voi dello staff e i giocatori al Frogbyte?
R – La nostra community ci supporta costantemente, ed abbiamo molti fan affiatati che non si perdono nessuna edizione. Una caratteristica però che accomuna la maggior parte dei gamers è l’abitudine ad essere molto vocali quando qualcosa non è come se l’aspettano e la vorrebbero veder cambiata (basti pensare a quante lamentele e critiche ricevono ogni giorno tutte le software house da parte dei suoi videogiocatori, con richieste di patch, bugfix ecc…). Fortunatamente però, a differenza di un’azienda che deve promuovere il proprio prodotto sul mercato, per nostra scelta il rapporto tra i membri dello staff e i partecipanti all’evento è molto più diretto e senza filtri, risultando quindi genuino. Penso che questo porti i partecipanti a fidarsi maggiormente di come operiamo.
D – In chiusura, e ringraziando te e tutto lo staff di Frogbyte, un’ultima domanda: quali sono i progetti per il futuro?
R – Tra l’autunno 2017 e la primavera 2018 abbiamo lavorato con varie aziende organizzando eventi gaming e siamo stati presenti ad alcune fiere del settore, come la Milan Games Week. In futuro prevediamo di realizzare altre collaborazioni ed eventi in trasferta in quanto ci permettono di portare il “verbo di Frogbyte” al di fuori del triveneto, e di acquisire nuove conoscenze utili per migliorare Frogbyte LAN party.