L’icona numero uno del mondo videoludico Super Mario si affaccerà nuovamente sul mercato a giugno con Super Mario Maker 2 per Switch, sequel di Super Mario Maker che ha visto la luce su Wii U nel 2015 e su 3DS nel 2016. Quale occasione migliore allora per fare un ripasso della saga e vedere la sua evoluzione nell’arco di 34 anni?
La saga di Super Mario in breve
Il primo Super Mario su cui abbia mai messo le mani sopra è stato Super Mario Bros. Deluxe per Game Boy Color ed è stato amore a prima vista. Il gioco non è altro che una riedizione del primo Super Mario Bros. per NES uscito nel 1985, che ha venduto oltre 40 milioni di copie e detiene il primato dell’intera saga (bisogna però considerare il fatto che fosse venduto in bundle con il NES).
La trama è molto semplice: Bowser, il re dei Koopa, ha rapito la principessa Peach e vuole ottenere il controllo sul Regno dei funghi e spetta a Mario salvarla. Per farlo dovrà superare i livelli evitando gli ostacoli e i nemici, potendo contare su dei power-up: Mario può crescere di dimensioni con il fungo, sparare palle di fuoco con il fiore e diventare invincibile con la stella.
Il secondo Super Mario è uno dei titoli più controversi: sostanzialmente si tratta di un Super Mario Bros. più difficile, motivo per cui non è stato pubblicato al di fuori del Giappone se non diversi anni più tardi nella collection Super Mario All-Stars per SNES (che comprende Super Mario Bros., Super Mario Bros. 2, Super Mario Bros. 3 e Super Mario Bros.: The Lost Levels; quest’ultimo è appunto il “vero” Super Mario Bros. 2).
Super Mario Bros. 2 è invece il gioco meno “mariesco”: si tratta infatti del remake di Yume Kōjō: Doki Doki Panic, piattaforma su licenza di un anime, con i personaggi del Regno dei Funghi uscito per il mercato occidentale che richiedeva un nuovo capitolo dopo il grande successo del primo.
Le avventure di Mario sul NES si concludono nel migliore dei modi con Super Mario Bros. 3, giudicato dalla critica come miglior episodio. Il gameplay resta simile ai precedenti con aggiunte importanti come la possibilità di raccogliere e lanciare oggetti, arrampicarsi sulle piante rampicanti e scivolare lungo pendii. Sono presenti anche nuovi power-up tra cui la super foglia che trasforma Mario in procione/tanuki (raffigurato sulla copertina del gioco) e la mappa del mondo.
Nel 1989 Mario approda sul Game Boy, la sua prima apparizione su una console portatile (fatta eccezione per i Game & Watch), con Super Mario Land. È anche il primo Super Mario non creato da Shigeru Miyamoto ma da Gunpei Yokoi, mente dietro il Game Boy e la saga di Metroid. Nel sequel debutta Wario: in Super Mario Land 2: 6 Golden Coins per GBC infatti è proprio l’avido antagonista di Mario a essere la nemesi, che si è impossessato dell’isola di Mario in sua assenza. Qui il power-up novità è rappresentato dalla carota, che permette a Mario di planare.
Su SNES esce Super Mario World, da molti fan considerato il miglior Mario 2D di sempre. La novità che spicca su tutte è l’introduzione di Yoshi, dinosauro verde che aggiunge profondità al gameplay: può inghiottire i nemici (alcuni gli forniscono un potere) e Mario può cavalcarlo e sfruttarlo per un salto aggiuntivo. I livelli di gioco possono essere ripetuti, passo necessario per sbloccare tutti i percorsi nascosti che abbondano. Il power-up piuma trasforma Mario in Mario Cappa e gli consente di volare, sostituendo di fatto la super foglia.
L’esordio del Nintendo 64 è stato accompagnato da Super Mario 64, che sancisce il passaggio alle tre dimensioni. Mario viene invitato da Peach al suo castello per mangiare una torta ma viene rapita da Bowser e per salvarla dovrà recuperare le stelle disparse nei livelli presenti nei quadri del castello. In un quadro è possibile ottenere più di una stella in una sorta di mini open-world con diverse quest. Il 3D e la libertà di movimento sono stati rivoluzionari all’epoca (stiamo parlando del 1996), settando un nuovo standard per i piattaforma e non solo.
Il secondo Mario 3D è Super Mario Sunshine per Gamecube. In questa avventura ambientata sull’isola Delfinia, Mario affronta Mario Ombra, un enigmatico personaggio con le sue sembianze che alla fine si rivelerà essere Bowser Jr., il figlio di Bowser. Per raccogliere i Soli Custodi e sconfiggere il figlio del re dei Koopa Mario farà affidamento sullo Splac 3000, strumento che consente a Mario di ripulire la melma che cosparge Delfinia con il suo getto d’acqua.
Su Nintendo DS Mario ritorna su una console portatile e al 2D (anche se la grafica è in 3D) con New Super Mario Bros.. Già dal titolo si capisce che il gameplay si avvicina ai primi episodi della saga. Tra i power-up sono presenti due nuovi tipi di funghi: il mini-fungo e il mega-fungo che rendono mario minuscolo ed enorme rispettivamente. New Super Mario Bros. Wii è il secondo titolo della serie New a cui seguono New Super Mario Bros. 2 (3DS) e New Super Mario Bros. U (Wii U).
Con Super Mario Galaxy per Wii la saga incontra il motion control: per utilizzare l’attacco base di Mario, la piroetta, è necessario scuotere il Wiimote. Mario questa volta viaggia attraverso le galassie per raccogliere le Superstelle, affrontando la forza di gravità che rende il level design uno dei più eccellenti. Altra novità introdotta è l’utilizzo di un’orchestra per la colonna sonora. In Super Mario Galaxy 2 si attraversano le galassie a bordo dell’Astronave Mario e non più dall’osservatorio di Rosalinda. Vengono aggiunti alcuni power-up e altri tolti.
Super Mario 3D Land per 3DS porta le tre dimensioni su console portatile e unisce il gameplay dei Galaxy con le caratteristiche dei Mario 2D. Tra i power-up ritorna Mario Tanuki. Super Mario 3D World per Wii U tra i power-up annovera Mario Gatto.
Come detto all’inizio, il 2015 è l’anno di Super Mario Maker, titolo che si tratta fondamentalmente di un editor di livelli che possono essere sviluppati con lo stile visivo di Super Mario Bros. 1 e 3, World e U, che possono presentare elementi specifici. I livelli possono essere poi condivisi in rete, sempre se il creatore sia stato in grado di completarlo prima.
L’ultimo capitolo della saga uscito su Switch è Super Mario Odyssey. Qui il gameplay è incentrato sul cappello, impossessato da Cappy, che, se lanciato contro i nemici (non tutti), permette a Mario di prendere le loro sembianze portando il numero di power-up a un numero notevole. È possibile inoltre utilizzare il cappello per effettuare dei salti unici. Per quanto riguarda la colonna sonora, è il primo titolo ad avere una canzone cantata.
Innovare e non stravolgere
34 anni è un periodo decisamente lungo durante il quale non è facile imporre degli standard e mantenerli a livelli ottimali. Nintendo nel lontano 1985 diede i natali a una saga che allora fu un’incredibile successo nel mondo dei piattaforma e aiutò insieme al NES a risollevare tutto il mercato dei videogiochi. Super Mario Bros. 3 non fece che alzare ancora di più l’asticella andando a migliorare e perfezionare i (pochi) difetti. Con il SNES creò quel capolavoro tutt’ora godibile di Super Mario World. Super Mario 64 fu motore di una vera e propria rivoluzione per tutti i tipi di videogiochi. Super Mario Galaxy ripropose i picchi di eccellenza di 64 trasformando i mondi di gioco in veri mondi. Infine la creazione dei propri livelli con Super Mario Maker.
Mario ne ha fatta di strada eppure è sempre lo stesso. Sempre a saltare sopra i nemici, a raccogliere le monete e a salvare la principessa Peach. Sia in due che in tre dimensioni.
Nel regno dei Funghi, nello spazio e nelle fantasie dei propri fan.