Esport e sport insieme a Tokyo 2020 nelle prossime olimpiadi. O quasi. La posizione del CIO sugli esport è un misto di apertura e scetticismo. Thomas Bach, presidente del CIO, un anno fa in occasione dei Giochi asiatici aveva affermato che gli esport non diventeranno una disciplina olimpica a causa della loro natura violenta, in contrasto con i principi dello sport. Eppure Intel ha annunciato l’Intel World Open, torneo che si svolgerà i giorni precedenti l’Olimpiade in partnership con il CIO.
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Calcio e lotta o Rocket league e Street Fighter?
Intel, una delle più rinomate aziende hardware del mondo, oltre a essere uno dei partner dei Giochi mettendo a disposizione la sua tecnologia, ha recentemente annunciato l’Intel World Open, torneo esport che precederà le Olimpiadi. I giochi scelti per tale evento sono Street Fighter V e Rocket League, con un montepremi totale di 500.000 dollari, suddivisi equamente tra i due. I titoli scelti probabilmente sono i più consoni nonostante non siano gli esport più seguiti: da una parte uno dei picchiaduro che ha fatto la storia che ricorda gli sport di combattimento e dall’altra un gioco di calcio con le macchine. Giochi accessibili e allo stesso tempo profondi per chi vuole essere competitivo, ma soprattutto fruibili a un pubblico vasto e non solo agli appassionati. È molto realistico pensare infatti che grazie a questa partnership qualche curioso non avvezzo ai videogiochi darà un’occhiata, come accade per gli sport minori nel corso dei Giochi.
Champions will rise
Chi parteciperà al torneo? Chiunque! I giocatori delle varie nazionali che verranno scelte si contenderanno un posto attraverso delle qualificazioni online prima (aperte a chiunque) e offline dopo. Le fasi finali delle qualificazioni si terranno a Katowice in Polonia a giugno per decretare quali paesi andranno a competere contro il Giappone per l’”oro”. Se vi ritenete bravi in uno di questi due giochi e amate la competizione cominciate ad allenarvi per questa occasione unica.
Intel ed esport
Intel non è nuova in investimenti tali nell’esport: da diversi anni è in partnership con ESL (Electronic Sports League), l’azienda più importante al mondo che organizza tornei di videogiochi, fornendo i propri prodotti per migliorare l’esperienza dei gamer. Un nome che spicca su tutti, l’IEM (Intel Extreme Masters), è arrivato alla tredicesima edizione. Nel 2018 una tappa dell’IEM si è svolta a PyeongChang, prima dei Giochi olimpici invernali, similmente a quanto accadrà a Tokyo. Allora si svolse un torneo di StarCraft II e vinse la canadese Scarlett.
Sport ed esport
Sempre in Asia e sempre in un evento sportivo l’esport si è fatto sentire. Estate 2018, Giochi asiatici, l’esport viene inserito come disciplina dimostrativa e non ufficiale. Arena of Valor, Clash Royale, Hearthstone, League of Legends, Pro Evolution Soccer e StarCraft II i videogiochi scelti. Nonostante gli atleti non abbiano vinto una medaglia vera è stato un passo importante per il riconoscimento dell’esport, contando anche che nella prossima edizione dei Giochi asiatici quell’oro potrebbe valere come tutti gli altri.
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