Gaming Marketing: quando il gioco si fa duro, i marketer iniziano a giocare

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Se siete approdati su questo sito è perchè, in qualche misura, i videogiochi vi interessano.

Ma cosa sono i videogiochi? Mezzi di intrattenimento, discipline sportive, giochi da bambini o business con nuove potenzialità?

Il dibattito sembra essere ancora aperto per l’opinione pubblica, quello che è certo (e già citato in un precedente articolo) è che ormai i videogiochi rappresentano una fetta importantissima del mercato, con un giro di soldi che supera quelli mossi dal mercato cinematografico e musicale messi assieme.

Davanti ad un volume d’affari di portata così mastodontica i marketer non possono certo, e non devono, rimanere indifferenti.

Sempre più aziende si stanno quindi affacciando al mondo dell Gaming Marketing.

Gaming marketing

Il grande vantaggio del gaming marketing è la capacità di comunicare anche con utenti non fidelizzati, veicolando un messaggio commerciale o puntando solamente sulla Brand Awareness (la conoscenza del brand), e di affievolire la percezione dei punti di debolezza dell’azienda o del marchio.

I vantaggi competitivi che questo nuovo tipo di marketing può dare alle aziende sono numerosi:

TARGET: Il target per questa tipologia di marketing è estremamente ampio. Chi più chi meno tutti giocano ai videogiochi, siano essi casual games (solitamente giocati da un target più adulto) o moba (giocati tendenzialmente da un target più giovane). Non bisogna dimenticarsi inoltre che il 50% circa dei videogiocatori è di sesso femminile.

MOTIVAZIONE: Un videogioco ben costruito riesce a far leva sugli istinti umani e sulle emozioni, andando a costruire una narrazione che contribuisce efficacemente a costruire lo storytelling del brand. I sentimenti e le abitudini dei consumatori possono quindi essere rafforzati e modificati in linea con gli obiettivi del progetto.

METRICHE: Grazie all’advergame ogni comportamento dell’utente può essere monitorato e tracciato. Questo fornisce alle aziende dati quantitativi e qualitativi. Il vantaggio è quindi la possibilità di creare azioni “data driven”.

ENGAGEMENT: Sia che si implementi il gaming per una campagna marketing sia per rinforzare il proprio core business (sia fisico che digitale), le meccaniche di gioco offrono un’esperienza unica di interazione tra il brand e l’utente.

A rendere così efficace e conveninete il Gaming Marketing è il fatto che la comunità dei videogiocatori risulta avere legami molto più stretti di altre, e basa gran parte della propria cultura sul fenomeno del passaparola.

Ma in che modo può concretizzarsi questa nuova forma  di pubblicità?

Tipologie di Gaming marketing

  • Around-game advertising: è il metodo più semplice per implementare l’advertising nei videogames. Si basa su banner e ads intorno alla finestra o durante il caricamento del gioco stesso. Viene spesso utilizzata su portali flash o nei social games. Il messaggio non è integrato completamente all’interno dell’esperienza di gioco. Non è molto più di una tipologia di advertising tradizionale.

 

  • In-game advertising (product placement): è l’integrazione di un prodotto all’interno dell’ambiente di gioco. Dato che un videogame è in grado di garantire un’esposizione prolungata dell’utenza agli ads, potenzialmente può scatenare un interesse attivo verso il marchio. Inoltre è uno strumento molto potente per creare un’immagine per il brand. In più un product placement altamente integrato può migliorare il mondo di gioco, fornendo un’ambientazione più realistica. Per essere efficace, tuttavia, l’in-game advertising deve essere ben studiato e il concept del gioco deve essere adeguato al prodotto o al marchio. (Per approfondimenti vi rimando al nostro articolo)

 

  • Gli Advergames sono giochi costruititi con il diretto obiettivo di promuovere un prodotto, brand, organizzazione o punto di vista. Permettono una comunicazione coinvolgente ed efficace. Gli advergames risultano spesso essere la parte più riuscita del mix di media coinvolti in una campagna di comunicazione, poiché gli utenti sono inclini a tornare più volte a giocare e spesso danno il via ad una comunicazione virale, invitando amici e colleghi e agendo per dare il proprio supporto attraverso siti, portali e social network, creando in questo modo un’importante ed efficace comunicazione user-guaranteed.

 

  • I giochi per dipendenti e impiegati si possono suddividere in e-learning game, giochi per incrementare la produttività e per comunicare la cultura aziendale o agevolarne il mutamento. Il gioco diminuisce o annulla le difficoltà di apprendimento. Inoltre rende più semplice monitorare i progressi dei giocatori, ad esempio legando i vari step di avanzamento nel gioco ai risultati dell’apprendimento.
    Tramite i giochi è anche possibile ottenere incrementi della produttività, spingendo verso competizioni e fornendo obiettivi e traguardi da raggiungere, condividere e confrontare.
    Infine un gioco può aiutare a comunicare la cultura d’impresa, ad esempio usando la personalizzazione e ideando un percorso evolutivo.

 

Advergames

Nati come forma di comunicazione commerciale nel 1998 gli advergames vanno oltre la pubblicità e sfruttano le dinamiche della gamification per coinvolgere maggiormente i potenziali clienti.

Sono la forma di Gaming Marketing che è cresciuta di più sia in termini di mercato: già nel 2005 il loro mercato valeva oltre un miliardo di dollari, sia in termini di popolarità.

Questo tipo di gioco nasce per veicolare il messaggio pubblicitario, ne è fortemente compenetrato, senza di esso non avrebbe ragione di esistere.

La capacità narrativa di questa forma di pubblicità la rende estremamente attuale.

In un mondo in cui lo Storytelling assume sempre più importanza nella costruzione del rapporto di fiducia tra brand e consumatori, è facile capire come mai l’advergame sia considerato la forma più innovativa di pubblicità dell’era digitale.

Grazie alla sua grande interattività l’advergame soddisfa la richiesta di coinvolgimento diretto proveniente dai consumatori, portando gli utenti a intrattenersi sui giochi anche per 10-20 minuti.

I costi di questa operazione pubblicitaria sono relativamente bassi e permettono, grazie al fenomeno del passaparola, la diffusione virale del gioco, facendo rientrare questa tecnica a pieno titolo nel Viral Marketing.

Tra le molteplici tipologie di advergame, le più diffuse sono:

  • Gli advergame “associativi”. Basati sull’associazione di un brand o del nome di un prodotto a un gioco interattivo all’interno del quale sia il brand che il prodotto non vengono  mostrati o non sono parte integrante del gioco.

 

  • Gli advergame “illustrativi”. Quelli in cui il brand o il prodotto diventano protagonisti principali del gioco (ad esempio, giochi in cui per superare i livelli bisogna trovare o “liberare” un prodotto, superando sfide o giochi in cui bisogna cercare di recuperare tutte le lettere che compongono il nome del brand).

 

  • Gli advergame “dimostrativi”. Quelli con il più elevato livello di integrazione, in cui l’interattività e il coinvolgimento tra giocatore e brand o prodotto sono totali (ad esempio, giochi in cui è possibile testare virtualmente il prodotto).

Conclusione

Nel lontano 2004 Bill Gates, durante un summit dell’industria pubblicitaria ha detto: ”la tecnologia sta cambiando la pubblicità, i consumatori non subiscono più qualunque messaggio gli venga inviato. Dobbiamo trovare il modo di raggiungere gli utenti senza annoiarli

Questo è lo scopo del Gaming Marketing.

 

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