Una manciata di pixel possono incutere timore?
Gli horror, prendendo il genere in tutti i suoi media, diventano attivi e funzionali al loro scopo quando veniamo irretiti nella loro atmosfera. Mi permetto di distaccarmi per un attimo dal mondo videoludico per fare un esempio, una delle mie serie preferite di Netflix è “The Haunting of hill house”, una serie horror che ha dimostrato che non serve un budget enorme per creare una buona atmosfera ma: tante buone inquadrature, una certa attenzione al sonoro e una sceneggiatura accattivante.
Le caratteristiche elencate sopra possono essere mescolate con la cara vecchia pixel art per creare una eccellente e originale esperienza videoludica. Ormai sono sempre meno le software house che usano questo determinato stile grafico, i giochi che consiglio in questo articolo provengono da piccoli team indipendenti o da piccole software house, coniglio a tutti gli utenti di acquistare i loro prodotti (adatti a tutte le tasche) per sostenere questo mercato in espansione.
1. Distraint
Il mondo del lavoro e la società moderna, sempre più chiusa nei confronti delle necessità di minoranze e dei bisognosi, ci costringe ad azioni moralmente non corrette giustificate dalla fredda burocrazia e dalla paura di diventare degli outcast. Come potrebbe reagire la nostra mente?.
Un ottimo tema da horror psicologico per questa breve avventura grafica. Il protagonista dovrà completare gli indegni compiti lavorativi affidatogli risolvendo enigmi ambientali. Il proseguire della storia avrà riscontri negativi sulla mete del protagonista portandolo ad avere inquietanti allucinazioni visive e sonore.
La trama del gioco rappresenta un’enorme metafora, come la nostra salute mentale e, di rimbalzo, la nostra vita viene negativamente influenzata da pressioni sociali estremamente legate a un mondo lavorativo freddo e ostile.
Il genere di gameplay offerto è semplice ma fluido, fruibile anche ai neofiti. Gli ambienti in pixel art sono ben costruiti e utili alla immersione nella atmosfera.
Il gioco è disponibile sia versione Android che Steam e, a seguito di alcuni sconti, costa quanto un caffè al bar.
La durata del gioco si aggira tra le 3 e le 4 ore, una esperienza ottima per una serata a tema.
https://store.steampowered.com/app/395170/DISTRAINT_Deluxe_Edition/
2. The last door
Durante l’università venni a conoscenza di questo gioco tramite passaparola.
Mi è bastato giocare il primo episodio della prima stagione per assaporare la qualità, la passione e il duro lavoro svolto dai ragazzi di questo giovane team spagnolo.
Il genere è un punta e clicca Monkey Island style con una trama misteriosa e uno stile grafico che prende ispirazione dai giochi del Commodore 64. La grafica è vintage ma gli sviluppatori sono stati dei maestri nell’adattarla all’era moderna tramite efficaci giochi di luce. Gli ambienti e le location storiche di ogni capitolo solo il fulcro della narrazione, mentre il protagonista si avvicina alla soluzione di un enigma essi si evolvono mostrandoci orribili segreti e risvolti inquietanti. Una volta preso coscienza di questo aspetto, il giocatore sarà sempre inseguito da una sensazione di ansia legata alla domanda “Cosa mi aspetta in quella stanza? Cosa sarà cambiato dalla mia ultima visita?”
Il gioco è diviso in più stagioni ed è acquistabile digitalmente sia per PC che per tutte le console di attuale generazione.
https://store.steampowered.com/app/284390/The_Last_Door__Collectors_Edition/
3. Corpse party
Terzo ed ultimo titolo della lista, sicuramente il più celebre tra il grande pubblico. La versione internazionale attualmente in commercio di questo gioco è un remake di un indie realizzato nella metà degli anni ’90 per PC.
Il titolo è prettamente consigliati agli amanti dello stile RPG maker e degli anime.
Abbiamo tutti gli elementi classici degli horror asiatici: rancore, fantasmi e adolescenti, tutto mescolato saggiamente con concetti evergreen di amicizia e tenacia (spesso questo genere di horror sono una metafora legata alle difficoltà nel sopravvivere in una società asiatica, questo gioco non fa eccezione).
La narrazione viene raccontata da più punti di vista differenti e vi assicuro che sarà dura sopravvivere a tutte le trappole e i tranelli sul cammino. La pixel art si fonde con una eccellente colonna sonora e a delle bellissime illustrazioni in stile anime creando una ottima atmosfera, giocatelo durante un temporale e capirete.
Questo titolo è disponibile per console portatili PSP e 3DS ma le copie sono diventate molto rare sul mercato. L’unico modo per recuperarne celermente una copia è affidarsi al mercato digitale e acquistare la versione PC o iOS.
https://store.steampowered.com/app/251270/Corpse_Party/
4. Extra
Sarebbe realmente triste chiudere la rubrica con solo tre titoli, senza un gioco di riserva per coloro che abbiano già giocato i tre giochi descritti (in tal caso vi faccio tanto di cappello).
Vorrei dedicare il capitolo extra a un horror in pixel art uscito quando questo stile grafico la faceva da padrone nel settore. Il gioco a cui dedico questo extra è “Clock Tower”, nato come tributo al Phenomena del nostrano Dario Argento e diventato il capostipite di una saga tristemente deceduta nella generazione a 128 bit. Il gioco resta una godibilissima avventura punta e clicca per gli amanti dell’esplorazione di ville antiche (spero di non essere l’unico). Il gameplay alterna fasi di esplorazione ad alcune di “difesa”, infatti, la protagonista è indifesa contro il villain principale e dovremo fuggire e salvare la pelle interagendo con elementi utili nell’ambiente, cosa non affatto banale all’epoca visto che parliamo di un gioco uscito oltre 20 anni fa.
Il gioco non è affatto facile ma regala tante sorprese.
Conclusioni
La notte delle streghe può essere celebrata in tanti modi.
Non importa se sarà: una festa, un film, una serie, un fumetto o un libro, bisogna trovare gli elementi giusti per entrare nel giusto mood.