Horizon Psytech a WorkinGames 2019!

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Venerdì 15 Novembre si è finalmentetenuto l’evento Workingames, il primo del suo genere in tutto e per tutto. 

Naturalmente, noi di Horizon non potevamo lasciarci sfuggire l’opportunità di informare e raccontare sui videogiochi, portando con noi una lente interpretativa di stampo psicologico. 

Infatti, assieme ai meravigliosi e competentissimi Ambra Ferrari e Francesco Italiano, abbiamo illustrato i risultati di ricerche psicologiche sul rapporto tra videogiochi e dipendenza, videogiochi e relazioni parasociali e immedesimazione. Senza tralasciare il ruolo che molti stereotipi riguardo al mondo videoludico hanno nella percezione del grande pubblico, cosa che, come saprete, preme molto a noi del team Horizon.

Tali argomenti hanno suscitato molto clamore nella platea: infatti, i nostri inviati sono stati bombardati di domande in merito all’abuso dei videogiochi e alle strategie adottabili per limitare gli aspetti negativi (quesiti che premevano principalmente agli adulti presenti in sala). I ragazzi invece hanno reagito positivamente alla battaglia contro gli stereotipi, così come all’illustrazione degli aspetti positivi e socializzanti dei videogame.

Il lato artistico di Horizon

Quindi un evento che principalmente ha visto come suoi spettatori i ragazzi di vari licei di Firenze e provincia, ma che ha permesso di rendere noti anche gli aspetti positivi di questa realtà a chi magari non è avvezzo a tastiere e joystick, come insegnanti e genitori. 

NON SOLO DIVERTIMENTO: VIDEOGIOCHI E MONDO DEL LAVORO.

Tra questi aspetti positivi, è stato considerato rilevante discutere delle opportunità lavorative che questo mondo offre, Non solo in ambito psicologico, terapeutico e di ricerca: infatti, si sono messe in luce, in maniera pragmatica ed obiettiva, le possibilità di carriera nel contesto e-sportivo e mediatico, grazie a canali comunicativi democratici quali YouTube e Twitch. 

Inoltre, grazie alle figure professionali presenti, è stato possibile rendere noto tutto il lavoro che sta dietro alla creazione di un videogioco ed i possibili percorsi formativi utili ad acquisire competenze in merito. Per far capire che il creare dei mondi virtuali sia non solo programmazione, ma soprattutto passione e creatività. 

Ovviamente senza far perdere di vista l’impegno, la costanza e la voglia di mettersi in gioco essenziali ad intraprendere questi percorsi che, a discapito di quello che talvolta viene fatto credere, non portano immediatamente al successo. 

Il team di WorkinGames

Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’incredibile impegno dei ragazzi di 4GameHz, Orazio Iaci e Massimiliano Aci, principali menti creative ed organizzative del progetto, ed i loro collaboratori di network PlayDoGame, enomis_84 e Otrebor2k, youtubers che hanno parlato ai ragazzi direttamente dai loro pc tramite Hangout. 

Essenziali con le loro professionalità sono stati anche il preparatissimo Paolo Blasi di ITeSPA, l’associazione di e-sport italiana, e gli insegnanti della Italia 3D Academy di Pisa, Giampiero Turchi e Alberto Dolci, rispettivamente sviluppatore e programmatore di vg, che hanno incantato la platea con la loro esperienza ed abilità tecnica. 

Inoltre, per aggiungere autorevolezza all’evento, è stato invitato l’avvocato Francesco Parenti che ha promosso l’idea di copyright in opposizione alla pirateria. 

In relazione alla Academy non si può che nominare il gentilissimo Alessio Albeggiani, che per conto della Fondazione Franchi, col patrocinio della regione Toscana è riuscito a promuovere l’evento presso le scuole. 

Gli sponsor di questa prima edizione

Mantenendo la prospettiva futura di ripetere l’evento, si è inoltre consegnato ai ragazzi in sala un QR code che rilascia un attestato di frequenza, utile ad ottenere vantaggi durante la prossima edizione, che si prospetta più grande e più partecipativa. 

Anche se le soddisfazioni nel vedere i ragazzi interessati in sala, esaltarsi nel sentire parlare positivamente dei loro hobby o provando la tecnologia VR direttamente sul palco, speriamo infine che sia passato il messaggio ultimo di questo progetto: ossia che il videogioco non è solo un gioco, ma molto di più.

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