Che cosa è l’ipnosi?
Può avere dei legami con i videogame?
Da ipnologo ho avuto la possibilità di individuare molti punti in comune. Ma procediamo con calma e soprattutto con metodo.
Quindi, prima di tutto: cosa è l’ipnosi?
L’idea che spesso ci facciamo è abbastanza vicina a quella che ci viene offerta dai media. Gli show televisivi spesso ci offrono spettacoli impressionanti e suggestivi.
In alcune serie TV ci viene mostrato quanto possa essere spaventosa l’ipnosi.
Un esempio di ciò è contenuto in “The Mentalist” in cui il protagonista è capace, in maniera immediata e senza fatica, di ipnotizzare chiunque passi sotto le sue grinfie, spogliandola completamente della sua volontà e della sua identità.
Al di là di cosa sia reale e che cosa no riguardo all’ipnosi (non è questa la sede per tali approfondimenti), possiamo affermare che durante la trance ipnotica si perda la concezione del tempo.
Basti pensare che entriamo in uno stato ipnotico quotidianamente. Vi è mai capitato, durante la guida, di perdervi nei vostri pensieri e di ritrovarvi all’improvviso al luogo di arrivo?
Oppure vi è mai successo durante una chiacchierata particolarmente interessante o durante l’ascolto di una canzone, di perdere la concezione del tempo?
Se vi è capitato, sappiate che siete entrati in uno stato di trance ipnotica. I segnali tipici sono la perdita della concezione del tempo. Durante la trance le azioni che stavamo svolgendo proseguono automaticamente (come durante un viaggio in auto).
Vi ricorda qualcosa? Cosa ci capita quando giochiamo ad un videogame? La stessa cosa.
È il classico stato di flow, ovvero uno stato mentale in cui siamo totalmente immersi e assorbiti dall’attività che stiamo facendo.
Nei videogame non ci accorgiamo del tempo che passa.
Inoltre, durante la sessione di gioco si attivano i circuiti della dopamina, il quale è un neurotrasmettitore collegato al senso del piacere. In questo caso il videogioco modella la nostra mente e i nostri circuiti neurali.
Ciascuna attività ristruttura in maniera differente la nostra mente.
E visto che ci sono tante tipologie di videogame, quante attività è possibile pensare che il gioco produca un potenziale di ristrutturazione cerebrale pressochè illimitato.
Bisogna però ricordare che il gioco non deve essere subito in maniera passiva, ma va pensato.
In questo modo si può creare l’esperienza ottimale:
Stato di flow + Esperienza mentalizzata = Ristrutturazione cerebrale funzionale (questa è la matematica che ci piace!)
Per saperne di più sul flow, leggi qui!