Sebbene Death Stranding sia uscito da più di mezzo anno, non smette di fornire materiale di riflessione.
In particolare mi sono soffermato su tre elementi dal significato molto potente che ricorrono nel titolo di Maestro Koji. Non è detto che le simbologie che si evincono siano volute, ma di certo qualcosa che le ha richiamate risiede negli abissi della coscienza umana ed è per questo che ne riconosciamo dei significati comuni. Questo articolo non vuole essere propriamente scientifico ma ha più la funzione di descrivere il folklore intorno al titolo, un solleticare la curiosità del lettore ed uno spunto alla riflessione.
Le balene
Hanno un significato “religioso” e “psicologico“.
Il mito di Giona e la balena, Giona deve convertitre Ninive, Dio gli ordina di andare via terra, però Giona che detesta quella popolazione dissoluta decide di andare via mare per fare prima e togliersi questo fardello. Dio si arrabbia e scaglia una tempesta potentissima, quando i marinai si accorgono che Giona porta sfiga lo gettano in mare, lì viene inghiottito da una balena ed avrà modo di meditare ai suoi errori, uscirà da lì redento.
Similitudine con pinocchio (l’uomo istintivo), che disobbedisce al padre (creatore) ma che comunque vuole redimersi e diventare bambino (condizione umana superiore), ed una delle “prove” di pinocchio è sopravvivere al ventre di una balena.
Il cetaceo è rappresentativo del cambiamento e della crescita, come un utero. Carl Gustav Jung attribuiva le balene all’inconscio, in quanto essere che deriva dagli abissi – tutto ciò che è collegato all’abisso fa riferimento all’inconscio – Ed è da lì che partono i mutamenti della personaltà.
Amelie
All’inizio ci è presentata in maniera indefinita, non riusciamo a capire la relazione tra Amelie e Sam, Una compagna? Una sorella? Una madre? Probabilmente è lo “speculare” di Sam, il suo femmineo. Uno degli elementi che mi spinge a pensarlo è anche il fatto che è lei (Bridget) ad uccidere Cliff, come se il lato femmineo volesse soverchiare quello maschile, Come ritenevano studiosi di alchimia famosi tipo Jean Fabre, lo scompenso tra le due componenti porta alle malattie, come se maschile e femminile fossero le due gambe su cui camminare e ne viene azzoppata una. Tendenzialmente il femmineo è attribuito agli elementi passivi, ed è un pò la condizione di Sam che l’avventura la “subisce”, si, va dal punto A al punto B rappresentando un collegamento fondamentale, ma sono sempre gli altri a scoprire le cose ed a fare in modo che egli possa agire. Inoltre abbiamo l’arco di trasformazione che ci ricorda l’opera magna, le tre fasi distintive della Nigredo, Albedo, Rubedo. Amelie la vediamo vestita di Nero, Bianco, Rosso.
Di Nero la incontriamo come entità estintiva, questo colore rappresenta un po’ l’ombra di Sam, tutto ciò che lui nega della sua personalità, Inoltre le CA e la materia nera simile al petrolio ricorda la morte e la putrefazione – Le stesse CA non sono prettamente ostili di per sé, semplicemente “cercano” qualcosa, quando Sam le “libera” tagliando il cordone gli mettono addirittura il like.
Di Bianco è Bridget, un personaggio ambiguo. Sembra buona, ma poi ammazza Cliff causando il trauma di Sam, poi deciderà di crescere e salvare Sam. Bridget sublima le negatività di Amelie “nera”, Sebbene Sam sia un elemento che causa il Death Stranding rafforzando la rete chirale, ne è anche la cura per via della sua facoltà di scegliere di salvare l’umanità.
Amelie Rossa simboleggia la riuscita di questo percorso di crescita, le fasi in cui veste questo colore sono le stesse in cui c’è affetto tra lei e Sam, dove si scambiano i loro doni simbolici. Alla fine quando lui l’abbraccerà si unirà a lei completando simbolicamente il percorso alchemico, “salvando” l’umanità – La pietra filosofale che può curare ogni male e rendere tutto prezioso.
L’arcobaleno
Inizialmente era la collana di Ishtar, o la scala da dove è sceso il Buddha ed i santi, o il ponte per il Valhalla nella mitologia norrena, la via tremula. Per i Greci era Iris, una sorta di messaggera – come Sam – In alcune regioni della Cina invece era un drago a due teste che collegava il mondo dei vivi con quello degli Dei, in altre regioni del paese era uno squarcio che comunque collegava l’aldiqua con l’aldilà. Gli indiani d’America lo consideravano un serpente che trasportava lo spirito degli iniziati tra i due mondi, quello dei vivi e quello dei morti. Nella Bibbia viene dopo il diluvio universale come promessa di Dio che non avrebbe fatto più piovere in quel modo. In un certo senso la cronopioggia può essere considerata una sorta di diluvio che ha portato sull’orlo dell’estinzione la vita sulla terra, insieme ai crateri delle CA. Per i Celti indicava il luogo dove il Leprachaun nascondeva la pentola d’oro, altro simbolo di femmineo trasformativo in quanto rappresenta l’utero che contiene questa materia preziosa (le monete d’oro).
Insomma, la figura del ponte è ricorrente, ed a sua volta un ponte è rappresentativo di una scelta, attraversarlo oppure no? Salvare l’umanità o condannarla?