Il mercato Indie è sempre pieno di idee innovative in grado di raccontare qualcosa che non tutti sono disposti a raccontare.
“Duru” è un esempio (tutt’ora ancora una demo), ma già dalle prime fasi di gioco si può notare come le tre a fondatrici di Twisted Rumble abbiano creato un prodotto di grande qualità, narrativamente accurato sulla depressione.
“Duru” è un serious game puzzle platform in 2D ambientato in una colonia di talpe senza pelo. Qui il giocatore prende i panni di Tuli, una piccola e giovane talpa, al lavoro per procacciare cibo per la sua colonia. Tuli, la giovane protagonista, incontrerà Bel, una creatura a sei zampe, che accompagnerà Tuli aiutandola e sabotandola durante gli enigmi.
Il gioco si occupa di raccontare la nascita e la crescita della depressione con tutte le conseguenze che ne susseguono.
Fin dai primi istanti della demo mi sono ritrovato in estrema empatia con Tuli, sia perché catapultato nel mezzo dell’azione, sia per come viene raccontata la storia per mezzo di disegni e di espressioni facciali.
Si vive subito l’insicurezza di Tuli, i suoi sogni che vengono spesso derisi e soprattutto il senso di inadeguatezza che i superiori le creano rimproverandola e facendola sentire inetta per ogni azione che compie.
In contrapposizione al lavoro abbiamo gli amici di Tuli, e anche con loro possiamo vedere come la protagonista cerchi di nascondere il suo senso di inadeguatezza e il suo sentirsi fuori posto, cercando sempre di piacere anche se si trova in imbarazzo in certi momenti.
L’assenza di dialoghi e l’uso di espressioni facciali e disegni per raccontare la storia è stata una scelta, a mio parere, ottima. Le espressioni, in particolare, risultano ben curate e essenziali per esternare i sentimenti dei personaggi.
Dal punto di vista dei puzzle, la prima ora di gioco presenta degli enigmi ambientali inizialmente semplici ma che diventano sempre più ingegnosi e complicati. L’arrivo della creatura Bel ci impedirà la realizzazione dell’enigma portandoci a cercare una nuova soluzione.
Il gioco ci da l’abilità di disegnare tre oggetti per risolvere gli enigmi, tramite un pennello magico. Avremo sei coppe di inchiostro, gli oggetti ne consumano da una a tre in base a ciò che ci serve per andare avanti.
Per ricaricare l’inchiostro dovremo solamente raggiungere un checkpoint o cancellare l’oggetto creato.
In conclusione, la demo mi ha soddisfatto. Il titolo racconta perfettamente la nascita del malessere. Metterci nei panni di qualcuno che ne soffre ci permette di capire gli ostacoli che deve affrontare e come si rapporta con le altre persone.
Duru, dalla demo, sembra saper raccontare la depressione in tutte le sue forme e in tutti i sintomi.
Il titolo è in campagna Kickstarter nel caso vogliate supportarlo e provarlo scaricando la demo. Inoltre è possibile preordinarlo su Steam. Ve lo consiglio, è un ottimo titolo sia per la tematica che per il gameplay, vi entrerà nel cuore.