La nostra giornata è un continuo vortice, veniamo trascinati dallo studio, dal lavoro, dagli impegni famigliari e sociali. Eppure basta solo un istante, e la nostra mente interrompe ogni nostro pensiero o dubbio, rompe ogni legame con il mondo reale e ci fa immaginare e fantasticare nuovi orizzonti: un viaggio inaspettato, una nuova casa o addirittura una persona da amare che possa affiancarci dentro questo caos.
Desiderio di… amare?
L’essere umano prova un irrefrenabile desiderio bramare ciò che non sa o che non possiede, e l’amore è sicuramente un mistero per la nostra natura. Un sentimento, una sensazione, uno stato emotivo, un meccanismo inconscio, l’amore è un mistero per noi e si cerca di esplorarne ogni angolo in tutti i modi e “mondi” possibili. Come tutto ciò che è ignoto ed affascinante, l’essere umano è travolto dal desiderio conoscere l’amore, vuole dominare i suoi istinti e diventare invincibile contro gli enigmi del suo cuore.
Dall’impossibile al virtuale
Il mondo dei videogiochi rende possibile l’impossibile: crea infiniti mondi virtuali dove i giocatori possono sperimentare la parola amore, interagendo con un ragazzo o una ragazza ideale programmato ogni sua azione o reazione per soddisfare i propri bisogni e desideri.
I visual novel: relazioni videoludiche digitali
Questo genere di videogiochi è conosciuto come visual novel, nati nei primi anni del 2000, le visual novel sono un mix perfetto tra avventura, sentimenti e un pizzico di mistero. Il giocatore è il protagonista indiscusso della storia e può interagire con i personaggi del gioco, scegliere con chi iniziare una conversazione, usare le parole giuste e modificare la trama del gioco con le sue scelte. Non vi sono l’uso di comandi di movimento, la maggior parte delle azioni sono legate alla lettura dei dialoghi tra i personaggi e la scelta di parlare di alcuni argomenti con i personaggi, spesso sono domande dal carattere intimo che possono essere legate al nucleo della storia e alla risoluzione del gioco. Ciò che affascina è la sensazione di mistero che ruota intorno ai dialoghi e la ricerca di dettagli che possa dar via ad una serie di supposizioni sui finali alternativi che si possono scegliere. A differenza di altri giochi, il protagonista ha la possibilità di poter scegliere di intraprendere una relazione amorosa con uno dei personaggi del videogioco.
Solitamente questi personaggi sono degli NPC , creati con delle caratteristiche interessanti:
- Design accattivante dai lineamenti delicati per entrambi i sessi, che possano esaltare il viso soprattutto gli occhi, in alcuni generi per adulti (18+) si cerca di accentuare le forme del corpo femminile e maschile;
- Personalità fortemente chiara e delineata che deve affascinare il giocatore ad ogni capitolo, esistono varie tipologie di personaggi che rispecchiano dolcezza, timidezza, sfrontatezza o aggressività;
- Numero elevato di personaggi del sesso opposto del protagonista in modo tale che il giocatore possa scegliere in maniera ampia un partner interessante per lo svolgimento della trama;
Visual novel consigliati
Le visual novel spopolano nel mondo orientale, tra i videogiochi e il merchandising, esiste un vasto mercato per tutte le età. Eppure questo genere non è molto conosciuto in Europa. La creazione del prototipo di partner ideale ha aumentato la crescita di produzione di questi titoli, ma non tutte le visual novel hanno dato prova che la realtà virtuale può dare ciò che si desidera e spesso si trova ben altro, qualcosa di anomalo e totalmente diverso dall’amore. Ora vedremo solo alcune delle visual novel più conosciute, dove l’amore e la scelta del partner “giusto” diventano il mezzo di sviluppo della trama.
- When They Cry (in lingua giapponese Umineko no naku koro ni) visual novel che ha più di 8 titoli dal 2002, tra cui anche una serie anime (tra poco ne uscirà una versione rivisitata). When they cry ha ottenuto un grande successo grazie alla sua trama dai toni dark e misteriosi, dove serve un pizzico di logica e pazienza. La versione conosciuta in Europa vede il giocatore impersonare l’adolescente Keiichi, da poco traferitosi in un piccolo villaggio dove fa amicizia con le altre giovani vicine e compagne di classe; ognuna di loro in base all’ interesse del giocatore, si sbloccano degli archi narrativi differenti, che condurranno a dover risolvere dei crimini irrisolti e legati alla “maledizione di Oyashiro“. Ad ogni arco narrativo il protagonista si legherà ad un partner amoroso e la trama potrebbe avere una svolta significativa per la risoluzione del gioco, che risulta tutt’oggi avvolta nel mistero. Tutti personaggi , soprattutto le ragazze presentano un passato oscuro e dalla personalità ambivalente che incuriosisce il protagonista a saperne più. Si verrà inevitabilmente avvolti in una catena di eventi sanguinari, ma nonostante le avversità Keiichi farà di tutto pur di continuare a vivere affianco alle persone amate, compiendo azioni spesso non in linea con le scelte del giocatore. Dentro la ragnatela di quest’opera, iniziare una relazione amorosa è un rischio; qui l’amore è interpretato come il desiderio di recupero di un equilibrio oramai perduto a causa di una maledizione che solo il giocatore può sciogliere con un’attenta lettura dei dialoghi e delle reazioni dei personaggi durante le conversazioni. L’affetto è unidirezionale da parte del protagonista, in quanto spesso le ragazze sono schive come se volessero nascondere o proteggere la persone a loro care, insomma ben lontano dai toni rosei di una semplice storia d’amore, ma tiene incollato il giocatore allo schermo fin da subito.
- Fate ( Stay night, Unlimited Blade sword, Heaven’s Feel) una delle visual novel di maggior successo, nata per caso dopo un tentativo di creare un prodotto per adulti, è la principale punta di diamante della Type Moon, casa di produzione composta da professionisti appassionati al mondo fantasy. Il successo del videogioco ha dato vita a diverse serie anime, legate alla scelta del partner da parte del giocatore/protagonista (route) dentro un mondo fatto di lotte magiche e colpi di scena. Il giocatore è Shirou Emiya, un giovane mago, coinvolto malvolentieri nella guerra per la conquista del Graal, la mistica coppa che dona a colui che l’ottiene, di realizzare ogni desiderio. Ad affiancare il giovane Emiya vi è Saber, una giovane guerriera evocata per aiutare Emiya alla vittoria. Emiya, sarà circondato da altrettanti sfidanti e combattenti, si potranno conoscere le possibili scelte amorose o partners. Ogni capitolo di Fate indica la scelta “forzata” del giocatore ad una sola partner che però consegue più finali alternativi. In Fate Stay Night, si può largamente parlare di empatia per il prossimo, dove c’è desiderio di mettere il bene altrui prima di tutto, al sacrificio della propria incolumità, ma anche alla possibilità di non poter sempre giungere al famoso lieto fine, nonostante ci sia la consapevolezza di un sentimento amoroso ricambiato. Fate Unlimited blade Sword, mantiene la medesima trama ma dà spazio alla sfera personale del protagonista: egli può scegliere una relazione stabile e serena o un cammino eremitico per cercare sé stesso e la propria strada nel mondo. Si denota un clima più cupo, ma che risalta i rapporti instaurati tra i master (maghi) e i loro paladini, denominati Servant, dove si instaurano relazioni conflittuali o armoniose. Infine Heaven’s Feel rappresenta il lato oscuro dell’amore e della dipendenza affettiva, la relazione instauratasi tra il giocatore/protagonista e la partner risulta fin da subito tormentata e non realizzabile, nonostante i molteplici tentativi di mettere in dubbio la propria moralità, si intravede egoismo e disinteresse per la salvaguardia personale. L’amore in questo videogioco diventa la via principale per proseguire nella trama: in Fate il giocatore è totalmente avvolto dalla vita dei personaggi, i dialoghi sono spesso semplici e danno indicazioni sui sentimenti che provano, il design è accattivante e il background dai toni fantasy dà spazio ad emozioni difficilmente ripetibili con altri titoli. Si prova appieno come spesso intraprendere una relazione malsana possa distruggere ogni cosa che si cerca di idealizzare per un apparente equilibrio.
- Doki- Doki Literature Club, una visual novel insolita che sfida il giocatore reale a superare le barriere virtuali per esplorare ed esplorarsi. La trama è piuttosto semplice, il giocatore è un giovane studente che dopo diverse pressione della sua amica Sayori, decide iscriversi ad un club di letteratura della scuola. Il club di lettura e poesia è composta da ragazze “tutte estremamente carine” dalla personalità totalmente differente tra loro: la popolare Monica, l’introversa Yuri, la scontrosa Natsuki e l’amica di sempre Sayori. Fin da subito ognuna di loro si rivolge con evidente interesse al giocatore, cercando di passare più tempo possibile insieme, senza mancare qualche battibecco tra le ragazze. Alla conclusione di ogni giornata viene chiesto di comporre una poesia con l’uso di aggettivi che sono riconducibili ad una delle compagne di club. Gli eventi scolastici sembrano scorrere in tranquillità, tuttavia qualcosa di misterioso e lugubre si diffonde dentro i dialoghi, che divengono sempre più difficile da comprendere, omissioni, tagli temporali e sparizioni misteriose. Il gioco prende una piega poco chiara che condurrà a continuare a giocare, senza rendersi conto che il gioco ha preso il controllo delle nostre scelte amorose e non solo. La vera natura di questo titolo è la capacità di far raggiungere al giocatore alla consapevolezza di come sentimento d’amore viene spesso banalmente idealizzato. Tutti sognano un amore semplice e ingenuo, fatto di interessi comuni, condivisione di momenti insieme, si crede che possa bastare un bel visino e poter essere sereni, tuttavia Doki Doki va oltre le apparenze e frantuma ogni certezza. Il videogioco riesce a far comprendere che non basta avere un amore perfetto , ma che esso non esiste e non può essere simulato da nessun programma o avatar, in quanto l’amore ideale è una benedizione che cela lugubri aspetti psicologici, quali: il desiderio di possessione, la dipendenza affettiva, lo squilibrio emotivo, la ricerca di sempre maggiori attenzioni e l’alienazione dal resto della realtà. Doki Doki è la satira lugubre di un desiderio inconscio e abnorme della mente umana di avere accanto a sé un partner perfetto, che non esiste né sullo schermo né al di fuori di esso.
Se vuoi leggere la nostra recensione su Doki Doki trovi qui la prima parte e qui la seconda.
È possibile emozionarsi in digitale?
Parlare di sentimenti ed emozioni dentro uno spazio digitale, sembra surreale per molti, tuttavia l’esperienza videoludica incrementa i nostri sensi, amplifica la nostra percezione e anche le nostre emozioni. L’esperienza di gioco permette di essere “connessi”, entrare in sintonia con lo stato emotivo dei personaggi del videogioco, migliora la qualità di benessere momentaneo di giocabilità e propone nuovi possibilità di interfaccia tra l’utente e la casa di produzione. Infatti un’esperienza di gioco di qualità deve essere accompagnata ad una componente emotiva, che possa donare soddisfazione o commozione e dà avvio ad una maggiore creazione di strumenti utili alla scoperta e potenziamento dell’intelligenza emotiva fuori e dentro lo schermo di una console.
Infine, se ti interessa il tema dell’amore nei videogiochi, puoi leggere il nostro articolo a riguardo cliccando qui.