ASMR nei Videogiochi, Videogiochi nell’ASMR
Che cos’è l’ASMR? Probabilmente questa è la prima cosa che vi siete domandati dopo aver letto il titolo di questo articolo. La seconda cosa invece potrebbe essere: cosa significa ASMR nei videogiochi?
Partiamo dall’inizio: ASMR è un acronimo inglese che sta per “autonomous sensory meridian response”, ovvero: “riposta autonoma del meridiano sensoriale”, ed è un trend che sta prendendo sempre più piede su YouTube. Vi basterebbe infatti digitare l’acronimo sopracitato per ritrovarvi in mezzo ad una miriade di video con ragazzi/e e adulti che cercano di rilassarvi sussurrandovi nelle orecchie o picchiettando dolcemente su certi oggetti, il tutto per stimolare i cosiddetti “tingles”. Questi ultimi, infatti, si riferiscono a una sensazione di piacevole formicolio che parte da sopra la testa e scende giù per la colonna vertebrale, portando con sé ondate di rilassamento, ed è il fine ultimo di questa tipologia di video.
Ma quindi, vi chiederete forse ancora più confusi, cos’hanno in comune i videogiochi con questo fenomeno?
THE RELAXING SIDE OF THE MOON: l’ASMR nascosto nelle pieghe dei videogiochi
Ora vi pongo io una domanda: qual è l’elemento che tende a passare più in background quando giochiamo? La risposta non sarà uguale per tutti, ma io ritengo essere proprio la musica. Non mi riferisco tanto a una boss battle theme di un Final Fantasy, o alle melodie che troviamo nelle varie intro della saga di Kingdom Hearts. Tantomeno mi riferisco alla soundtrack metal di Doom, che carica l’atmosfera di un’energia esplosiva per tutta la durata del gameplay.
La musica di cui voglio discutere è composta dalle dolci note che ci accompagnano nei momenti più rilassati e distesi di numerosi giochi, ovvero la “ambient”. Un esempio su tutti è l’ormai famosissimo Animal Crossing: New Horizons per Nintendo Switch, senza le cui melodie l’atmosfera ne risentirebbe pesantemente. Forse, inaspettatamente, anche The Legend of Zelda: Breath of the Wild è in grado di inframezzare in maniera egregia momenti concitati a sessioni paragonabili a un vero e proprio video ASMR. Insieme alla musica, purtroppo, le sensazioni che derivano da essa sono relegate a un terzo piano nella nostra mente, quella impegnata a giocare e che non si sofferma a respirare.
Tuttavia, ciò che ci può aiutare a godere di questi momenti di pace è proprio l’attenzione e il coinvolgimento richiesti dai videogiochi. Il focus di un videogiocatore fa si che ci si concentri in maniera molto selettiva sul gioco, portando, alle volte, a chiudersi all’interno di una propria bolla. Ed è proprio grazie a questa attenzione che è possibile immergersi nelle delicate note di molti giochi. Dal villaggio di Dali di Final Fantasy 9, o ancora sulle cime innevate di Breath of the Wild e anche nella melodia che accompagna il nostro viaggio in Journey. Il risultato finale di questa sinergia può essere proprio l’ASMR.
Scambio equo: il Videogioco entra nell’ASMR
Se l’ASMR all’interno di un videogioco si muove con passi furtivi e rischia di passare in sordina, il videogioco nell’ASMR è invece molto prepotente nel suo diventare parte dei contenuti reperibili su YouTube. In questo caso, però, il videogame deve adattarsi alle regole dell’ASMR, e la buona riuscita dell’intento sta nelle capacità dei content creators che si cimentano sulla piattaforma. In questo caso, mi riferisco ai/alle cosplayers che si calano nei panni di personaggi a noi più o meno noti, e li fanno muovere in un ambiente rilassante. La cosa interessante è che questi personaggi non sembrano mai fuori luogo nel loro muoversi delicatamente e approcciarsi al pubblico con movimenti premurosi, ma sempre fortemente caratterizzati. Che sia una Zelda che cura le tue ferite , un dialogo ambientato nel mondo gotico di Bloodborne o anche un incontro fortuito con Lara Croft , non sono percepiti come fuori luogo o imbarazzanti.
L’ASMR rende più umani i videogiochi?
Vi vorrei lasciare con un’ultima domanda, alla quale do io stesso il mio contributo. Da quando ho scoperto l’ASMR, non ho potuto fare a meno di notarlo anche nei videogiochi e, come detto prima, la fonte primaria di ASMR in un videogame deriva dalla musica. Inoltre, a sua volta, il personaggio esce dal gioco e prende vita su un altro schermo, per avvicinarsi a te ed entrare in un contatto che va oltre il videogioco “controller alla mano”.
Con ciò non voglio assolutamente fare accenni a una possibile presa di coscienza e ribellione delle macchine. Anzi, voglio solamente mostrare il medium in una luce più positiva, portando all’attenzione, oltre all’aspetto ludico, anche un suo lato intrigante. Sotto questa luce, il videogame diventa un modo di rilassarsi ed è in grado di accogliere il videogiocatore in un ambiente disteso, come quello generato da chi crea contenuti ASMR.
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