La parapsicologia è la disciplina che ha per oggetto lo studio rigoroso dei fenomeni paranormali, eseguito con mezzi, metodi e mentalità razionale. Pur non avendo mai avuto un’effettiva riconoscenza da parte della comunità scientifica, la parapsicologia ha affascinato sin dagli albori numerosi psicologi e filosofi. I primi studi in merito risalgono addirittura all’ultimo ventennio dell’Ottocento. È infatti dal 1882 che opera nel Regno unito la Society for Psychical Research (SPR), l’organizzazione che si occupa di questo tipo di studi.
Ciò che permette alla parapsicologia di catturare l’interesse degli individui è proprio la presunta veridicità e validità: gli studiosi nel corso degli anni hanno costruito ed elaborato dei veri e propri strumenti per poter comunicare con le entità paranormali. E, di conseguenza, questi oggetti e procedure sono entrati nell’immaginario collettivo, facendo la loro comparsa in libri, film e videogiochi.
Control: un esempio di videogioco ispirato dalla parapsicologia
Il mondo del paranormale ha ispirato ad oggi la trama e i contenuti di diversi videogiochi, non necessariamente horror. Un famoso esempio degli ultimi anni è dato da Control: sviluppato da Remedy Entertainment, si tratta di un’avventura in terza persona nella quale Jess, la protagonista, si troverà ad affrontare una misteriosa forza soprannaturale. La particolarità di questo gioco sta tutta nel fitto intreccio tra elementi reali e surreali. All’ordine e alla concretezza degli ambienti (il gioco si svolge all’interno di un palazzo lavorativo newyorkese) si alterna l’irrealtà causata da fenomeni soprannaturali: portali dimensionali, stanze che non rispondono alle leggi fisiche, oggetti inanimati che prendono vita. Control pone quindi a diretto confronto il mondo che tutti noi conosciamo, regolato da fenomeni scientifici, con un universo alternativo che risponde invece alle “leggi” paranormali.
La domanda che si pone al giocatore è quindi: è possibile che questi due mondi convivano? Oppure i fenomeni parapsicologi sono esclusivamente frutto della fantasia? Per un’analisi più approfondita di questo titolo vi rimando comunque all’articolo di Roberto.
Ma quali strumenti hanno inventato i parapsicologi?
Se l’ipnosi o le proiezioni astrali sono annoverabili tra le “tecniche” a sostegno della parapsicologia, nel corso degli anni i parapsicologi hanno sviluppato anche degli strumenti: uno su tutti è dato dalle cosiddette carte Zener. Si tratta di un mazzo di venticinque carte suddivise in cinque disegni: cerchio, croce, onda, quadrato, stella. Ciascuno di questi simboli è composto da un numero definito di tratti, per l’appunto da uno a cinque, e il mazzo è stato utilizzato nel corso degli anni per indagare la telepatia e la chiaroveggenza degli individui. Il soggetto di questi esperimenti, infatti, ha il compito di “indovinare” quale simbolo si nasconda sotto le carte coperte proposte.
Tra i videogiochi che prendono spunto dalle Carte Zener si può trovare The world ends with you. In questo gioco di ruolo d’azione del 2008 uno dei personaggi protagonisti utilizza infatti questo mazzo di carte come arma. L’obiettivo del giocatore è infatti quello di indovinare quale simbolo si nasconda al di sotto delle carte coperte, al fine di poter svolgere l’offensiva verso i nemici.
Un altro esempio è Beyond: two souls, ovvero un’avventura grafica la cui trama in base alle scelte prese dal giocatore. La protagonista, una bambina dotata di poteri psichici, è oggetto di studio da parte di un team di dottori esperti del paranormale. Essi metteranno quindi in atto le più svariate tecniche per conoscere le sue capacità, oltre che per poterle sfruttare. E il mazzo di carte Zener è proprio uno degli strumenti che vengono utilizzati all’interno del laboratorio. Infine, alcuni dei simboli delle carte Zener si trovano anche sul corpo di Kadabra, uno dei Pokémon di prima generazione di tipo Psico.
Esiste un futuro per la parapsicologia?
La parapsicologia ha attirato nel corso degli anni sempre maggiore interesse, grazie al fascino del misterioso e del soprannaturale. Il tentativo di dare una spiegazione “scientifica” a determinati fenomeni è ciò che ha permesso a questa disciplina di prosperare. Trovare un modo per comprendere l’inspiegabile e aumentare la nostra conoscenza del mondo è uno stimolo imprescindibile per la curiosità umana.