Kill it with fire!, nel nome abbiamo già spiegata l’essenza del gioco. Che sia con un lanciafiamme, con un fucile a canne mozze o con una padella, lo scopo ultimo del gioco è uccidere tutti i disgustosi ragnetti nascosti nei diversi livelli. Per un approfondimento sulla violenza verso gli animali virtuali, qui un interessante articolo del nostro Leonardo Boni.
Un ragno alla volta
Il tutorial o un’introduzione che permetta di intravedere lo svolgimento della trama non sono presenti, le uniche armi che possediamo per orientarci all’inizio di quest’avventura sono l’esplorazione e un taccuino su cui registrare gli obiettivi che vengono scoperti nell’area di gioco (e all’occasione può essere utile anche per schiacciare gli insetti).

Quando dico che i ragni si nascondono dappertutto intendo proprio dappertutto…
Progredendo con l’esperienza e accumulando punti, possono essere sbloccati potenziamenti come il radar cerca ragni e abilità quali lo scatto o più spazio per l’equipaggiamento. Ma anche le minacce aracnidi si faranno sempre più agguerrite, trovandoci a dover fronteggiare ragni invisibili, esplosivi o radioattivi. Vi consiglio di completare il gioco, in quanto, una volta giunti agli ultimi due livelli, la trama prende una svolta decisamente inaspettata, ma questo sta a voi scoprirlo giocando.
Casey Donnellan è lo sviluppatore del videogioco, il quale debutta nell’agosto del 2020 su PC, per arrivare più tardi sia su console che su mobile. Il gameplay si presenta piuttosto intuitivo, tant’è che seguendo gli obiettivi primari, giungeremmo alla conclusione del gioco in poche ore. Se invece cerchiamo di completare anche le quest secondarie ci accorgiamo che, come i ragni possono essere nascosti sotto i più piccoli oggetti comuni, così aree segrete e sotto-obiettivi sono sparsi in tutti i livelli.

Una tipica situazione di gioco
Aracnofobia portami via
Sicuramente questo gioco non sarà molto amato dagli aracnofobici più impressionabili, però può anche essere visto come una sorta di “terapia d’urto” per chi vorrebbe dare fuoco alla casa alla vista di un piccolo ragno, e almeno virtualmente con Kill it with fire! potrà finalmente farlo. Infatti la quasi completa distruttibilità degli elementi del gioco, rende un piacere stanare gli insetti nascosti a colpi di tritolo lasciandosi alle spalle una scia di caos e devastazione. A questo punto mi chiedo se i ragni non siano solo una scusa per giustificare un piccolo bisogno di sfogare un bel carico di rabbia repressa?
2 Commenti
Molto, molto interessante,
Questo tipo di giochi può dare dipendenza da videogame?
Ti ringrazio per la domanda, Anna. Sicuramente ci sono dei videogiochi che, per alcune caratteristiche interne, rendono più probabile la dipendenza di altri; non è il caso di Kill it with fire!, il quale presenta delle meccaniche di gioco piuttosto semplici, però come tutti i videogiochi, in alcuni soggetti più sensibili può portare alla dipendenza. Essendo il Gaming Disorder una dipendenza comportamentale, è più legata all’atto di videogiocare che al tipo di videogioco utilizzato.