3 videogiochi con sogni enigmatici: cosa significano?

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Nei sogni proponiamo inconsciamente a noi stessi delle strategie d’azione per affrontare le sfide temute, talvolta facendo delle vere e proprie “previsioni”. Approcciandoci ai sogni presentati da alcuni videogame con questa chiave di lettura, cosa potrebbe emergere?

Recentemente l’accostamento tra sogni e videogiochi è risultato popolare grazie ad una sorprendente ricerca, che ha mostrato come i videogame influenzino i sogni lucidi, approfondendo il rapporto tra il gaming e la capacità di gestire l’attività onirica. Se l’argomento ti interessa, la dott.ssa Elena Del Fante ne ha parlato proprio qui. Tutto ciò mi ha fatto ricordare le sequenze di alcuni videogiochi ambientate proprio nel mondo dei sogni. Un sogno ricordato al risveglio è sempre enigmatico, e riformularlo nella propria mente durante la veglia ci porta spesso ad intuire qualcosa in più di noi stessi, dei nostri desideri, delle nostre paure o del nostro agire inconscio, pur quanto sia difficile, anche per psicoterapeuti e psicoanalisti. È proprio per questo che i sogni sono sempre un fatto intimo, e pur quanto bizzarri o spaventosi che siano, succede che o li dimentichiamo alla svelta, o li custodiamo con cura, rivelandone il contenuto solo alle persone più fidate.

In Life is Strange, la protagonista Max sogna spesso l’arrivo di una tempesta. Arriverà per davvero?

Un sogno è una creazione individuale libera dai vincoli della realtà, in cui siamo sia attori che registi. Nel caso dei videogame quest’ultimo aspetto viene meno, ma forse non è un caso che gran parte dei sogni presentati nei videogiochi diano vita a sequenze curiose e restino indelebili nella nostra memoria: probabilmente perché ci consegnano una parte di intimità del personaggio che sogna, e nel cui sogno ci siamo immersi con immedesimazione. Se è vero che sogniamo ogni notte quando entriamo nella fase REM del sonno, anche se poi li dimentichiamo e pensiamo di non aver sognato, non è così scontato trovare un sogno in un videogioco.

Secondo alcune ricerche, i sogni avrebbero lo scopo di combinare gli elementi di quei problemi o di quelle difficoltà che ci preoccupano durante la nostra vita da svegli, fino a produrre una soluzione che, attraverso il sogno, offriamo inconsciamente a noi stessi [1]. In quest’ottica aveva ragione Alfred Adler quando sosteneva che i sogni sono come dei ponti gettati verso il futuro: ci indicano come affrontare un’avversità perseguendo un desiderio, congruentemente con il nostro stile di personalità, pur quanto questa proposta sia svincolata dalla realtà dei fatti [2]. Utilizzando questa chiave di lettura, mi sono chiesto cosa raccontassero le sequenze oniriche di alcuni videogiochi di ciascun personaggio. Così ho voluto proporne alcune al lettore, avvisandolo che di seguito troverà degli spoiler, e che non verrà “psicoanalizzato” nessuno.

  1. L’incubo di Alex Shepherd in Silent Hill: Homecoming

Un po’ inquetante come risveglio per il povero Alex di Silent Hill: Homecoming

Correva l’anno 2008 e Konami riproponeva il “suo” horror. Per quanto il capitolo della saga segnalasse una perdita di smalto che sarebbe stata poi progressiva nei successivi capitoli (non ho mai giocato la saga e mi rifaccio alle recensioni più accreditate – ambasciator non porta pena!), la sequenza iniziale era effettivamente magnetica: il protagonista del gioco, Alex Shepherd, si ritrova legato ad una barella e trasportato negli orribili corridoi di un ospedale, dove le persone vengono malamente torturate e uccise. Affrontando i meandri della struttura e le creature che la infestano, Alex troverà il fratellino Josh incarcerato, il quale scappa costantemente da lui. Inutile anche il tentativo di porgergli il suo pupazzo preferito.

Poco dopo, entrato in un ascensore, Alex sarà colpito dalla lama del Pyramid Head che farà breccia tra le sue porte. Sessione di gioco coinvolgente e incubo interessante, considerando soprattutto gli sviluppi del gioco e il disvelamento del passato di Alex, involontario carnefice del fratello che ha oscurato a se stesso la sua malefatta attraverso un disturbo psichiatrico: credendosi un soldato in congedo anziché un dimesso da un reparto psichiatrico, per il resto del gioco cercherà proprio di trovare il fratello creduto scomparso. La verità farà breccia irruente e traumatica e, potremmo dire, lo trafiggerà con dolore. Notiamo qualche analogia con il sogno?

  1. Il sogno di Max in Life is Strange 

    Degli uccelli si schiantano contro i vetri delle finestre nel sogno di Max. Smarrimento davanti all’incombente pericolo?

Prima della scena finale del gioco, mentre Max e Chloe si dirigono disperate verso il faro di Arcadia Bay, unico posto sicuro in mezzo alla tempesta e oggetto delle premonizioni della protagonista, Max sviene e comincia un lungo incubo in cui rivive l’accaduto dell’ultima settimana, praticamente tutti gli eventi del gioco. Non importa se le scelte del giocatore avranno avuto conseguenze positive o spiacevoli per i personaggi incontrati nel corso dell’avventura, perché ognuno di loro rivolgerà dure parole d’accusa verso Max nella sua corsa disperata verso il faro, Chloe compresa.

Un sogno figlio probabilmente dello stato di disperata autoaccusa della protagonista davanti all’impossibilità di cambiare il passato, perseguitata da un senso d’inadeguatezza cronico, calmierato soltanto dalla sua migliore amica. Al risveglio, infatti, si sfogherà con lei e ripercorrendo quanto fatto, troverà la forza per compiere la scelta finale.

  1. L’incubo di Snake in Metal Gear Solid 3: Snake Eater

Immagini cruente e con colore in sfumando verso l’effetto seppia per l’incubo di Snake. Le violenze subite restano psichicamente indigeste.

Durante la sua missione in Kazakistan, Snake, a.k.a. Big Boss, sarà catturato e torturato. I giocatori più anziani sapranno bene che era possibile accedere ad un contenuto extra del gioco: quando Snake veniva trasportato nella sua cella, salvando i progressi e riavviando il gioco sarebbe stato possibile giocare ad un mini-game ambientato in un vero e proprio incubo di Big Boss che precedeva il suo imminente risveglio. Un uomo con due lame uccide delle guardie mostruose, simili a poliziotti, da cui era assediato, finché non diventava un mostro lui stesso e continua il massacro fatto di squartamenti.

Il significato del sogno non era poi così inaccessibile, dal momento che parlando dell’accaduto via Codec con Paramedic, la dottoressa avrebbe discusso abbondantemente dell’incubo e delle sue cause dovute alle violenze subite. Sogni simili ci segnalano infatti dell’inaffidabilità dell’ambiente circostante, oltre all’ambivalenza a cui dobbiamo ricorrere per affrontarlo.

 

Ogni sogno sembra, in un certo senso, suggerirci la strada da intraprendere per raggiungere uno scopo. Avete avuto anche voi l’impressione che questi sogni abbiano svolto la stessa funzione per i personaggi che li hanno sognati?

Fonti:

[1] Nathan, T. (2011). Una nuova interpretazione dei sogni, Raffaello Cortina Editore 2011.

[2] Adler, A. (1928). La nevrosi e le sue problematiche, Edizioni Universitarie Romane, Roma 2014.

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