Siti d’incontri, chat, social… ormai anche il linguaggio dell’amore ha aperto definitivamente le porte alle nuove frontiere digitali. Tante relazioni al giorno d’oggi iniziano proprio online, dai primi messaggi, le prime videochiamate fino all’appuntamento dal vivo e ancora a messaggiarsi. Non sorprende dunque che anche la sfera sessuale abbia assunto forme digitali. È infatti prassi comune in fase di corteggiamento o all’interno delle coppie, specialmente quelle distanti fisicamente, scambiarsi volontariamente messaggi allusivi, foto ammiccanti o video sessualmente espliciti. Questo fenomeno prende il nome di sexting ed altro non è che un nuovo linguaggio sessuale proprio di una società tecnologica come la nostra.
Il termine sexting deriva dalla crasi delle parole inglesi sex (sesso) e texting (messaggiare) e consiste precisamente nella trasmissione volontaria di materiali – audio, foto o video – a sfondo erotico tra due partner o potenzialmente tali attraverso sistemi di comunicazione virtuali, come whatsapp o skype ad esempio.
La proprietà nevralgica del sexting è rappresentata dal mutuo consenso delle parti interessate; esso rappresenta tuttavia un’arma a doppio taglio. Infatti, qualora manchi il consenso da una delle due parti si cade in una fattispecie di reato perseguibile penalmente nominato Revenge Porn (o vendetta pornografica) che consiste nella diffusione in rete di materiali intimi privati, senza il consenso delle persone rappresentate. Per una descrizione più dettagliata e le differenze tra sexting e revenge porn lascio qui il link ad un articolo d’approfondimento.
In generale, il sexting ha vissuto una crescita esponenziale proprio durante il lockdown nel nostro Paese (Carnevale et al. 2020). Tendenzialmente i principali fruitori del sexting sembrano essere i giovani; infatti, secondo un recente rapporto dell’ Osservatorio nazionale infanzia e adolescenza della Federazione italiana di sessuologia scientifica (FISS, 2022), l’8,9% dei giovani italiani compresi tra gli 11-24 anni pratica sexting quotidianamente e il 12,8% dei ragazzi ritiene il sexting appagante ed eccitante similarmente al sesso reale. In aggiunta da altre indagini sociologiche tale fenomeno sembra essere comune anche tra gli adulti.
Ma quali sono i reali benefici del sexting?
In generale, la pratica del sexting contribuisce ad arricchire l’esperienza sessuale all’interno della coppia o tra partner sessuali. Grande giovamento ne traggono in particolare i partner distanti che nonostante la lontananza hanno la possibilità di tenere alta la complicità sessuale e la comunicazione all’interno della relazione (Del Principe, 2015). Non a caso, il sexting ha vissuto una crescita esponenziale proprio durante il lockdown nel nostro Paese (Carnevale et al. 2020).
Da un punto di vista psico-fisiologico, i benefici del sexting sono fortemente legati a quelli del piacere sessuale, che notoriamente ripercuote effetti positivi sul piano fisico e mentale, come il miglioramento del benessere psicologico, aumento dell’autostima e fiducia, riduzione di stress e insonnia e rafforzamento emotivo del legame relazionale nella coppia.
Nello specifico, alcuni benefici riconosciuti alla pratica del sexting sono:
- Aumento dell’intimità emotiva tra i partner
- Esplorazione sessuale in modo fantasioso e sicuro
- Aumento dell’eccitazione sessuale
- Miglioramento della comunicazione tra i partner
- Aumento dell’autostima e fiducia
Come è possibile fare sexting in modo sicuro?
Come accennato precedentemente, il sexting non è tutto rosa e fiori e nasconde pericoli dietro ogni angolo, dato che non sempre è assicurata una completa protezione dei dati. Ecco perché è importante che le coppie o partner sessuali siano consapevoli di eventuali rischi. Qui alcuni consigli guida per una pratica di sexting più sicura:
- Essere pienamente consapevoli dei rischi che possono insorgere, anche incidentalmente.
- Comunicare chiaramente con il partner riguardo alle aspettative e ai limiti del sexting.
- Non cedere alla pressione del partner se non lo si desidera fare volontariamente.
- Proteggere la propria privacy. In commercio esistono app o programmi di messaggistica che offrono la crittografia end-to-end ai messaggi o addirittura cancellano il contenuto inviato dopo un lasso di tempo.
- Non mostrare il viso o altri elementi identificativi, come tatuaggi o cicatrici distintive, nelle foto o nei video che vengono scambiati.