In molti degli altri articoli abbiamo evidenziato più volte come i videogiochi abbiano delle proprietà particolari, in grado di ottimizzare i processi di apprendimento degli esseri umani. Dunque la domanda sorge spontanea: se i videogame sono in grado di favorire la capacità di imparare, come mai non vengono utilizzati con scopi educativi?
Tale domanda può trovare solamente una duplice risposta: da un lato i videogame non sono utilizzati principalmente con fini didattici perchè non vi è interesse da parte delle aziende produttrici, poichè chiaramente vendere un prodotto la cui principale funzione è quella di intrattenimento assicura un maggior numero di vendite. Dall’altro, le proprietà riportate sopra, di cui sono esempi chiari lo sviluppo del pensiero multi-tasking (capacità di considerare più elementi contemporaneamente al fine di raggiungere un obbiettivo), lo sviluppo del pensiero critico e la velocizzazione dei processi di pensiero, sono stati scoperti, o forse sarebbe meglio dire accettati, dalla comunità scientifica solo recentemente. Ciò implica che l’idea di utilizzare i videogame come mezzi di insegnamento sia al quanto recente e dunque debba ancora attrarre aziende interessate al progetto. Tuttavia bisogna operare una correzione alla domanda posta sopra, poichè alcuni videogiochi vengono già utilizzati con fini educativi, questo è il caso dei Serious Game.
DIVERTIRE, MA NON SOLO: IMPARARE DA UN SERIOUS GAME – Non fatevi ingannare dal nome, i Serious Game, di serio (o magari noioso) hanno davvero poco. Infatti, con tale termine, ci si riferisce a quei videogiochi che non sono stati ideati esclusivamente con fine ludico, ma mirati anche a favorire un apprendimento nei propri utenti. Quest’ultimo aspetto però, non esclude il divertimento, anzi. Se è vero che divertendosi si impara, allora questo è sicuramente il miglior modo di coniugare questi due aspetti, e dunque di raggiungere entrambi gli scopi. Sì, perchè questa tipologia di videogame, facendo leva sull’apprendimento esperienziale, ovvero sul learning by doing, predispone un universo digitale in cui l’utente può esercitarsi sbagliando senza conseguenze, sino ad imparare ciò per cui il gioco è stato creato. Secondo le teorie infatti, sperimentare in prima persona un’esperienza favorisce la sedimentazione del ricordo attraverso a tutti gli elementi emotivo-percettivi tipici della realtà. Dunque perchè non approfittare di un’emulatrice della realtà potente come la console?
ALCUNI ESEMPI DI SERIOUS GAME – Fino ad ora siamo rimasti solo sul teorico, ma che genere di Serious Game esistono? Beh, diciamo che ce ne sono un pò di tutti i tipi. Dalla sanità alla sicurezza, in qualsiasi area ci sia la necessità di apprendere qualcosa sfruttando le potenzialità del medium videogame sono stati (o stanno venendo) creati dei Serious Game. Di seguito, ecco alcuni esempi di generi di Serious Game:
- Giochi di simulazione: L’esempio classico sono i giochi di simulazione per la guida, ma se ne potrebbero citare tanti altri in altrettanti ambiti come ad esempio la formazione aziendale, la sensibilizzazione o la raccolta di dati. Ritornando ai primi, questo genere di giochi, già in uso in alcuni paesi del mondo, predispone una città digitale in cui gli utenti devono guidare rispettando i segnali stradali e le norme di circolazione. Questo per quanto riguarda la guida di automobili, ma ci sono giochi di simulazione anche per la guida di auto da corsa (come ad esempio le formula 1), per aerei o altri velivoli, per imbarcazioni e chi più ne ha più ne metta.
- Gli War Game: Questo genere di giochi è utilizzato per addestrare reclute e soldati che dovranno affrontare una guerra. Essi consistono principalmente in simulazioni, il più realistiche possibile, di situazioni belliche nelle quali i soldati devono destreggiarsi così da apprendere le strategie più adatte per sopravvivere in tali situazioni.
- Giochi per l’apprendimento linguistico: Ecco l’ultimo trend del momento. Si tratta di giochini molto semplici, tendenzialmente per pc o smartphone, progettati in maniera simili a Ruzzle o a Candy Crush, che permettono giocando di studiare ed imparare lingue straniere.
Inoltre non dimentichiamo che molti celebri videogame, sebbene non fossero progettati come Serious Game, favoriscono l’apprendimento in diversi ambiti. Alcuni esempi possono essere Assassin’s Creed o Valiant Hearts per quanto riguarda l’apprendimento della storia, oppure FIFA o NBA per l’apprendimento di tattiche di gioco sportive o ancora Dante’s Inferno per lo studio della divina commedia (peccato che quest’ultimo non è totalmente fedele all’opera, perchè se no avrebbe avuto un potenziale enorme).
FUTURO UN PÒ MENO SERIOUS – L’incredibile potenziale che i videogame hanno in tale ambito, come accennato sopra, sta sempre più attirando l’interesse delle case produttrici che, fiutando la possibilità di creare giochi anche per l’abito scolastico, stanno iniziando a muoversi verso il mondo Serious. A cosa poterà questa tendenza? Solo il tempo potrà dircelo, ma sono sicuro che a molti non dispiacerebbe studiare per l’esame di domani giocando alla Playstation…