This is the Police: la sottile linea tra corruzione e sopravvivenza

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A volte ci sono dei giochi su cui ci creiamo grandi aspettative, anche se questi non fanno parte delle grandi IP. Per me così è stato con This is the Police, un gioco di nicchia che ha attirato fin da subito la mia attenzione per il tema poliziesco: impersoniamo Jack Boyd, capo della polizia di Freeburg con

Freeburg, la nostra città.

l’obiettivo di accumulare 500.000 $ in 180 giorni, prima di essere costretto ad andare in pensione. Il gioco è un gestionale e dalla mappa della città noi dovremo controllare le chiamate della popolazione e decidere quali e quanti agenti mandare in risposta in base a ciò che sta accadendo, tenendosi sempre pronti a rispondere all’evolversi della giornata. Le cose però non sono un semplice bianco e nero: Boyd è un poliziotto stanco, un eroe cittadino anziano e circondato da potenti e corrotti che trattano la polizia come se fosse di loro possesso. Per non crollare prima del tempo bisogna saper gestire i propri rapporti con il sindaco e le sue richieste, con l’ufficio del procuratore, con i propri uomini e persino con la mafia: provare a giocare interpretando l’eroe senza macchia e senza paura causerà probabilmente un game over nelle prime settimane, in quanto il sindaco taglierà i fondi della polizia se non sarà soddisfatto dei nostri favori (il che vuol dire meno budget e meno agenti disponibili) mentre la mafia non ci penserà due volte a mandare dei sicari a casa nostra, se il nostro lavoro colliderà troppo con il loro.

Una tipica schermata di risposta alle chiamate.

La trama viene raccontata come intermezzi video tra una giornata e l’altra, talvolta con qualche scelta da compiere, come schierarsi al fianco di una persona o di un’altra. Non ne parlerò però approfonditamente, concentrandomi sulle meccaniche di gioco che, come pregio del titolo, vengono spiegate gradualmente e si sbloccano anche molto tardi nella storia, permettendo che il gioco non si riduca a una routine. Inizieremo con un manipolo di agenti, ognuno con le sue caratteristiche: le più evidenti sono la professionalità e l’energia, la prima un numero che indica quanto l’agente è capace di gestire la situazione e che aumenterà o diminuirà in base all’esito delle chiamate, la seconda una barra che indica la stanchezza dell’agente, che può influire negativamente sul lavoro. Non sono gli unici elementi da osservare; l’età è un indicatore importante, in quanto agenti anziani possono avere anche un’alta professionalità, ma la barra della stanchezza si esaurisce molto più rapidamente. Alcolismo e poca motivazione sono altri due fattori, questa volta non espliciti: sta a noi cogliere i segnali, in quanto è possibile che un agente si presenti a lavoro ubriaco o che un altro cerchi ogni giorno scuse per non venire, come il dover finire l’ultimo capitolo di un libro o altro. Tra loro però ci sono agenti che hanno veramente bisogno di prendersi una giornata a casa per problemi famigliari o stanchezza; non si può essere troppo duro con tutti ma bisogna sì avere il personale sufficiente per rispondere a tutte le chiamate della giornata, ma anche gestire le necessità degli agenti per fare in modo che il malcontento non li porti a dimettersi o chiamare i sindacati.

E voi cosa fareste in una situazione simile?

Questa è solo una piccola parte del lavoro che faremo come Jack Boyd, la base del castello di carte: bisogna imparare a gestire le chiamate, a capire quali siano falsi allarmi e quali crisi, quali possano essere evitate (il sindaco vuole che mandiamo un agente a leggere le fiabe ai bimbi dell’asilo per fare un po’ di relazioni pubbliche: vogliamo veramente sprecare risorse che potrebbero servire in un altro momento?) e quali ci portano dei vantaggi, nonostante tutto (non abbiamo soldi per un furgone blindato ma la mafia ce ne potrebbe procurare uno, se 3 agenti faranno un corso di guida ai loro autisti).

Oltre a tutto ciò ci sono attività a lungo termine come le investigazioni e lo smantellamento di bande criminali, attività portate avanti dal team di investigatori nell’arco di varie giornate. Il gioco comunque non risulta pesante o troppo carico di contenuti e secondo me mai noioso, anche grazie a una vena di humor nero che più di qualche volta mi ha fatto ridere. A conti fatti e gioco concluso però, lo svolgimento delle giornate è scriptato, gli eventi non sono casuali e quindi la storia principale a parere mio non è rigiocabile, a meno di voler effettuare un paio di scelte differenti. In ogni caso viene sbloccata una modalità “sandbox”, che permette di portare avanti il dipartimento a tempo indefinito in un crescendo di difficoltà in cui l’obiettivo è quello di resistere il più tempo possibile prima di essere inevitabilmente sopraffatti. La longevità è buona, anche se non è un gioco che terrà impegnati per decine e decine di ore. È un ottimo esercizio di gestione del personale e relazioni che consiglio a tutti gli amanti del genere.

This is the Police

GIOCABILITA’: 4/5

IMMERSIONE: 4/5

IMPATTO EMOTIVO: 4/5

MOTIVAZIONE: 3/5

CREATIVITA’: 4/5

 

USER EXPERIENCE: 3,8/5

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