The Last of us: Parte 2 è finalmente giunto tra i nostri scaffali e nelle case di svariati videogiocatori e, seppur non ha avuto una vita facile, la qualità del titolo targato Naughty Dog non ha eguali. Ma quello che voglio raccontarvi, senza fare alcun tipo di spoiler, riguarda la tematica psicologica che fornisce le basi della narrazione.
Ellie durante il gioco subisce un lutto che le scuote enormemente la coscienza, che la porta a provare rancore e odio ma, soprattutto, il PTSD: il disturbo da stress post-traumatico.
Il disturbo in questione viene anche chiamato nevrosi da guerra perché, inizialmente, osservato sui soldati coinvolti nelle guerre ma, grazie a vari studi, si è scoperto che la causa del disturbo è un forte trauma comprendente anche un lutto traumatico, tra i richiedenti asilo, le vittime di tortura, di violenza, di abusi e calamità naturali.
Le persone affette da PTSD possono essere di tre tipi, in base a quanto sono coinvolte nel trauma: primarie, ovvero coloro che hanno subito il trauma; secondarie, coloro che hanno assistito al trauma; terziarie, ovvero i soccorsi che aiutano i pazienti primari e secondari.
Ellie è, quindi, una paziente primaria, e nel corso della sua avventura presenta tutti i sintomi del disturbo, mostrando anche quanta cura e quanto studio abbia impiegato Naughty Dog per essere il più fedeli possibili alla realtà. I sintomi che colpiscono Ellie sono: i flashback, (dove ricorda spesso l’evento traumatico), incubi, iperarousal (non mangia né dorme, diventa sempre più aggressiva e violenta), quest’ultimo è l’unione anche alla rabbia e l’odio che prova e i sensi di colpa.
I pazienti di PTSD cercano di trovare sollievo con abuso di alcool e/o psicofarmaci. Elli, invece, sceglie la strada dell’azione cercando vendetta contro chi le ha causato il trauma.
Un ottimo approccio al PTSD sarebbe di tipo psico-traumatologico con, se necessario, un supporto farmacologico.
Naughty Dog ha nuovamente scritto un’opera di alto livello che seppur abbia ricevuto alcune critiche negative(non parlo delle polemiche sterili e prive di alcuna logica che si leggono in giro e hanno causato spoiler falsi e il review bombing) ha alzato la qualità della narrazione videoludica osando con scelte narrative coraggiose e differenti, un rischio che volevano correre e che ha dato degli ottimi frutti.