Tra i disturbi del Neurosviluppo uno dei più impattanti è sicuramente la Sindrome da Deficit dell’Attenzione e Iperattività o ADHD. Di solito, alla diagnosi, si arriva durante i primi anni scolastici, a seguito di evidenti problemi nella regolazione degli impulsi e del comportamento, oltre che di un’incapacità nel mantenere l’attenzione sui compiti in maniera costante.
In Italia, il 3-4% dei bambini in età scolare presenta questo disturbo e il decorso tende ad essere cronico.
Per una cura efficace dell’ADHD è richiesta la somministrazione di farmaci (psicostimolanti) e la messa in atto di interventi psico-educativi individuali e/o familiari.
Soprattutto nei confronti di un target molto giovane, da qualche anno la videogioco-terapia sta diventando una solida alternativa, sia come strumento utile per favorire l’apprendimento in soggetti sani, sia come nuova modalità di trattamento in diverse patologie, tra cui l’ADHD e i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (leggi qui).
Dal 2020, la svolta. La digital health diventa ufficialmente realtà: la FDA (Food and Drug Administration) americana approva la prima videogioco-terapia al mondo, l’EndeavorRx™, promossa dall’Akili Interactive Lab, start-up di medicina digitale di Boston.
Si tratta della prima terapia digitale pensata per bambini con ADHD dagli 8 ai 12 anni come supporto alle terapie tradizionali, che ha l’obiettivo di allenare le abilità attentive e di controllo cognitivo dei piccoli pazienti con una particolare esperienza di gioco.
Prima di venir approvata, la sua efficacia è stata testata con diversi studi effettuati in centri di ricerca differenti e le conclusioni a cui gli esperti sono arrivati mostrano all’unanimità un evidente miglioramento della sintomatologia dopo un solo mese di utilizzo dello strumento.
Come funziona?
Nella pratica, in cosa consiste questa nuova piattaforma?
Eseguendo l’accesso, appare come un comune videogioco dove gli utenti vengono proiettati all’interno di quattro mondi virtuali e, per passare ai livelli successivi, devono superare ostacoli e completare alcune quest. A questo scopo, per far eseguire le azioni al protagonista all’interno degli scenari ai giocatori basta muovere direttamente il proprio iPhone o iPad (al momento EndeavorRx è supportato solo da dispositivi iOS) nella direzione voluta.
Per avere un’idea concreta del gioco puoi dare un’occhiata a questo breve video o fare un salto direttamente sul sito dell’Akili Interactive Lab.
All’apparenza dunque, nulla di nuovo, ma la vera differenza la fanno gli obiettivi sottostanti per cui il gioco è stato programmato.
Ogni task è stata infatti creata con lo scopo ben preciso di potenziare specifici circuiti neurali, tanto che addirittura è sconsigliato l’utilizzo di EndeavorRx se non come strumento clinico.
Perché si possano osservare i primi risultati è necessaria la prescrizione di EndeavorRx per un periodo intensivo di quattro settimane: il protocollo riabilitativo prevede un utilizzo di 30 minuti al giorno per 5 giorni alla settimana.
Gli esercizi a cui vengono sottoposti i bambini sono personalizzabili e solitamente prevedono compiti multitasking che permettono di allenare la gestione delle interferenze. Al termine di ogni sessione di gioco, il programma analizza i punteggi ottenuti e calibra le task successive sulla base del livello e delle difficoltà del singolo utente.
Infatti, come già accade per i protocolli riabilitativi classici, l’obiettivo è quello di motivare i pazienti con esercizi stimolanti, ma mai eccessivamente difficili.
In caso contrario sarebbe facile osservare l’insorgere di sentimenti di svalutazione e frustrazione, i quali a loro volta porterebbero a una riduzione dell’aderenza al trattamento stesso.
In conclusione
Nonostante questa piattaforma abbia dei limiti come il rischio di abuso e di dipendenza da gioco, la gamification, ovvero l’impiego delle piattaforme di gioco e delle tecniche di game design in ambiti non ludici, è il futuro.
Le potenzialità delle terapie digitali possono davvero rivoluzionare la nostra idea di cura, a patto che alla base siano sostenute da ricerche scientifiche attendibili che ne dimostrino l’effettiva utilità.
BIBLIOGRAFIA
American Psychiatric Association. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – Quinta Edizione. A cura di Biondi M. Raffaello Cortina Editore, Milano 2014.
A novel digital intervention for actively reducing severity of paediatric ADHD (STARS-ADHD): a randomised controlled trial. Kollins, Scott H et al. The Lancet Digital Health, Volume 2, Issue 4, e168 – e178.
https://www.educaredigitale.it/2020/06/endeavorx-il-primo-videogioco-terapeutico/
https://life.startupitalia.eu/71648-20200701-i-farmaci-si-trasformano-in-terapie-digitali-un-videogioco-per-il-deficit-di-attenzione
https://www.osservatorioterapieavanzate.it/innovazioni-tecnologiche/terapie-digitali/terapie-digitali-fda-approva-un-videogioco-per-l-adhd