PSVG gioca… sul serio: il nostro contributo a Mind the Game

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Articolo dedicato a tutti quelli che si sono giustamente chiesti, ma cosa fanno i ragazzi di PSVG per vivere? Come è possibile unire le passioni per psicologia e videogiochi? 

L’aspetto che preferisco della psicologia è la sua onnipresenza “divina” nel mondo che ci circonda. In tutto ciò che è creato dall’uomo c’è della psicologia. Ne sono piene le città, le strade, i marciapiedi che le delimitano, la segnaletica che le caratterizza, il cartellone pubblicitario sullo sfondo, le persone che si alternano alle auto nello scorrere frenetico del tempo. La psicologia è nel tuo modo di camminare, nei tuoi vestiti, nel tuo telefono. Essere laureato in psicologia vuol dire aver aperto gli occhi per un istante ed aver compreso che non basta una vita per esplorare la vastità di questa “macchina” invisibile. Bisogna scegliere a quale ingranaggio dedicarsi, a quale settore. Allora lo psicologo mostra la sua umanità seguendo la più infantile delle pulsioni: il proprio appagamento.

Noi abbiamo scelto la tecnologia ma nel suo aspetto più “fiabesco” e potente, il Videogioco; convinti di avere gli strumenti e le conoscenze per apportare il nostro contributo. Tuttavia la sensazione è stata quella di osservare l’interno di una scatola da un piccolo foro e vedere che al suo interno c’è un universo più vasto di quello all’esterno. La psicologia è in ogni cellula dei Videogames. Un po’ smarriti cerchiamo di individuare nel caos i primi passi da fare e scopriamo che, fortunatamente per noi, il mondo accademico italiano legato alla psicologia ha compreso le potenzialità dell’unione tra tecnologia e videogiochi. Negli ultimi anni le ricerche in questi ambiti sono aumentate esponenzialmente con un’attitudine fondamentale: la propensione al futuro. Troviamo un’opportunità. Grazie al Network universitario entriamo in contatto con Luca Argenton, professore all’università Bicocca di Milano, e Federica Pallavicini, sua collega, che ci presentano il loro progetto: Mind The Game. Il Serious Game progettato da Luca sul quale lui formula questa ipotesi: posso aiutare il raggiungimento del “benessere” attraverso l’utilizzo di un Serious Game e la tecnologia positiva? Con “benessere”, in questo caso, si fa riferimento ad una dimensione di gruppo; Mind the Game serve ad osservare le dinamiche interpersonali tra diverse persone per favorire meccanismi di team building (costruzione di gruppi). Con “Serious Game” invece si fa riferimento a quella categoria di giochi al cui epicentro vi è l’spetto formativo ed educativo; il termine psicologia positiva fa riferimento ad una tecnologia che garantisce un processo di apprendimento funzionale e piacevole.

Al gioco possono partecipare cinque persone alla volta e consiste nella gestione di un Team che partecipa al Mondiale di Aliante. I partecipanti giocheranno nelle vesti delle figure di supporto al pilota come l’Allenatore, il Medico o il Meteorologo. Il gruppo dovrà cercare di vincere il mondiale ma ogni partecipante avrà degli obbiettivi personali da raggiungere. I compiti sono disparati e le informazioni in mano ai giocatori sono basate sul ruolo che ricoprono nel team. Osservare le dinamiche attraverso le quali i singoli ed il gruppo rispondono e si interfacciano l’un l’altro fornisce spunti molto interessanti sulle modalità di interazione dei singoli partecipanti e permette di intuire le armonie o le tensioni che caratterizzano un gruppo di lavoro. Il tutto è finalizzato ad insegnare a gruppi di persone a lavorare insieme. Cosa scontata tra amici, meno tra gruppi di imprenditori o dirigenti d’azienda.

Abbiamo accettato di contribuire alle diverse fasi dell’esperimento, dalla raccolta dei dati all’analisi degli stessi, e questo capitolo rappresenta l’esito della nostra attività di supporto al lavoro del Professor Argenton.

Ringraziamo lui e gli altri professori coinvolti nel progetto per averci dato questa possibilità e per la fiducia accordataci. Per scoprire le conclusioni a cui siamo giunti vi rimandiamo al portale ResearchGate (www.researchgate.net) che ha pubblicato il capitolo a cui abbiamo contribuito. Buona lettura.integrating-technology-in-positive-psychology-practice-by-daniela-villani-1466699876

 

Il team di Psicologia dei Videogiochi

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