Nintendo lo ha fatto di nuovo.
In un mercato interessato al VR, al 4K e a console che pompano Teraflops, Nintendo decide di fare una deviazione inaspettata e di provare una strada ancora non battuta annunciando Labo.
Che cos’è?
È un nuovo sistema per giocare con il…cartone.
Pezzi di cartone ed elastici che una volta montati andranno a creare i Toy-Con, “periferiche” in cui inserire i Joy-Con di Switch per creare esperienze di gioco diverse sfruttando i sensori di movimento e la tecnologia integrata nei piccoli controller. Un esempio? Un manubrio di motocicletta, predisposto per ospitare il corpo centrale di Switch (e quindi lo schermo) al centro, mentre i due Joy-Con all’interno dei due tubi; i sensori dei controller rilevano la posizione per determinare la sterzata e la torsione per l’accelerazione.
Sono stati annunciati al momento due kit diversi comprendenti i software, i prestampati di cartone e tutto il necessario per l’assemblaggio: non c’è bisogno di colla, forbici o scotch, il tutto è già pronto per essere incastrato e usato! I Toy-Con mostrati comprendono un pianoforte, un manubrio da motocicletta, una canna da pesca, una casetta e un’”automobilina” radiocomandata nel kit assortito al prezzo di 69,99$, mentre uno zaino con tiranti che si collegano alle nostre mani e caviglie nel kit robot, al prezzo di 79,99$; sarà inoltre disponibile un kit contenente stencil e adesivi per personalizzare i Toy-Con, al prezzo di 9,99$. Labo sarà disponibile negli USA dal 20 aprile, mentre in Italia dal 27 dello stesso mese. A quanto pare, inoltre, Nintendo potrebbe rendere disponibili i progetti di Toy-Con in maniera gratuita (a quanto pare attualmente Nintendo non ha dichiarato niente in merito a progetti scaricabili gratis), in modo da permettere a chi ne avesse voglia di potersi creare i Toy-Con utilizzando il materiale che ha in casa.
L’idea di Labo è certamente interessante, in quanto può riportare un elemento di creatività e soprattutto di manualità in salotto, stimolando bambini e adulti a creare la periferica da utilizzare poi con il videogioco. Tutti i bambini possono usare la creatività, ma vanno indirizzati a sviluppare la loro fantasia al meglio: Nintendo in questo modo è riuscita ad evitare l’utilizzo esclusivo di schermi e apparati tecnologici ma combinando elementi a “costo zero” con la sua console, avvicinando i videogiochi a giochi più classici senza fornire periferiche di fabbrica come potevano essere le racchette per Wii.
D’altro canto, possono sorgere anche dubbi riguardo a questo progetto. In primo luogo mi chiedo quale sia la durata che possono avere i Toy-Con sotto stress, visti i materiali usati; sullo stesso tema, mi chiedo anche se la spesa di minimo 69,99 per avere il Kit assortito sia giustificata, pur contando la presenza del software. Anche utilizzando in maniera creativa le capacità dei Joy-Con non sono equiparabili ad altri titoli presenti sulla console. In ogni caso è un’idea interessante e, nel bene o nel male, bisogna riconoscere a Nintendo la capacità di stupire ogni volta.