Breve sguardo ad alcune tipologie di Parafilie
Autori: Paolo Soraci[1], Andrea Zanacchi[2], Grazia Muscogiuri[3]
Noorul Mahjabeen Hassan [4] è una studentessa di 20 anni, che conduce una vita al pari dei ragazzi della sua età. La sua particolarità sta nel fatto che voglia sposare “Tetris ”, il videogioco. Questo caso non è una bufala come inizialmente si era pensato, ma si tratta di un particolare modo di vivere la propria sessualità ed i propri sentimenti con oggetti inanimati, chiamato in gergo “oggettofilia”. Questa condizione (o deviazione dalla sessualità normativa) è descritta ed inclusa nella letteratura e fa parte delle così dette “parafilie”. “La parafilia, (dal greco para παρά = “presso”, “accanto”, “oltre” e filia φιλία = “amore”, “affinità”), in ambito psichiatrico, psicologico e sessuologico, indica pulsioni erotiche connotate da fantasie o impulsi intensi e ricorrenti, che implicano attività o situazioni specifiche che riguardino oggetti o animali, che comportino sofferenza e/o umiliazione, o che siano rivolte verso soggetti impuberi e/o persone non consenzienti. La quinta edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, a cura della American Psychiatric Association del 2013 ha introdotto un importante cambiamento in tema di parafilia/comportamento parafilico. Vengono considerate parafilie tutti quei comportamenti sessuali atipici per i quali il soggetto sente una forte e persistente eccitazione erotico-sessuale. Tale condizione erotica è vissuta in perfetta egosintonia. Quando il comportamento parafilico diventa invece una forma di dipendenza e il soggetto accusa un certo disagio interpersonale (egodistonia), allora è utile introdurre il concetto di Disturbo Parafilico. Il Disturbo Parafilico è quindi una parafilia, ma il soggetto, oltre ad avere un intenso e persistente interesse sessuale per particolari attività erotico-sessuali, vive l’esperienza e i vissuti parafilici con disagio, tanto da arrecare danni a se stesso e/o agli altri. In particolare, il disturbo feticistico, incluso nei disturbi parafilici, consiste nell” eccitazione sessuale ricorrente e intensa, manifestata attraverso fantasie, desideri o comportamenti, per un periodo di almeno 6 mesi, derivante dall’uso di oggetti inanimati o da un interesse molto specifico per parte/i del corpo non genitale/i; in fantasie, desideri o comportamenti sessuali che causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti”DSM-5[5]. Noorul Mahjabeen Hassan , prima di sviluppare i suoi sentimenti verso Tetris, era “fidanzata” con una calcolatrice che lei stessa aveva chiamato “Pierre”. La ragazza, in una intervista fatta qualche tempo addietro, disse:” (…) quando Pierre smise di funzionare ebbi un crollo emotivo indescrivibile (…) comprai una nuova calcolatrice ma non fu la stessa cosa(….)”. La volontà di Hassan è quella di sposare comunque Tetris una volta finita l’università. La stessa ragazzadescrive Tetris come “bello e coinvolgente” e che stimola
come nessun altro la sua mente. Difatti, Hassan, passa circa 10-12 ore al giorno con lui (Tetris) e ha sviluppato nel tempo anche una relazione di tipo sessuale. Questo è stato possibile in quanto, la ragazza, ha comprato dei “gadget” del gioco stesso, come peluche , cuscini e altro materiale che possa “toccare”. La studentessa, seppur abbia ricevuto molte critiche dalla comunità online, nonché amici e famigliari , resta convinta della sua idea: “Non sto facendo del male a nessuno (…) mi piace stare con lui e voglio continuare per la mia strada (…)”.
Anche se rari, questi particolari casi sono documentati nel mondo accademico e ci sono diverse ipotesi sull’eziologia di questa “devianza” sessuale. Per molti Psicologici e/o studiosi si tratta di un meccanismo di difesa atto a compensare delle “mancanze” avute principalmente nell’infanzia, che porta la persona a “trasporre” ed “investire” i propri sentimenti e la propria sessualità su oggetti inanimati, che per ovvie ragioni non possono “tradire”, “deludere” o “ferire” la persona stessa e vengono dunque visti come dei veri e propri amanti con cui avere sentimenti, rapporti, in alcuni casi anche sessuali. Ma questa tipologia di parafilia non deve essere confusa con altre tipologie (ad esempio il feticismo), in quanto, in questa situazione, come detto in precedenza, non è solo la soddisfazione sessuale ad avere un ruolo centrale ma anche e soprattutto un “vero e proprio rapporto d’amore con l’oggetto”.
L’infanzia quindi, sembra giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’orientamento sessuale di una persona, anche se non vi è accordo sull’eziologia stessa di questo particolare orientamento. Secondo altri studi infatti, l’oggettofilia potrebbe derivare dalla difficoltà di alcuni soggetti di fronteggiare le sofferenze e i traumi vissuti nella propria esistenza (come, ad esempio, nel caso di separazioni o eventi luttuosi), generati dalle influenze esercitate dai genitori o ancora, dalla comunità in cui si vive [6] .
Delle tante teorie relative all’eziologia delle parafilie, le principali si possono ricondurre alla prospettiva biologica e comportamentale. Occorre precisare che la maggior parte degli studi si appoggia a piccoli campioni non rappresentativi: poiché un gran numero di persone preferisce non parlare della propria condotta parafilica, gli studiosi hanno poche opportunità per estrapolarne ed esaminarne le cause. In primis, e’ stata formulata l’ipotesi che gli androgeni assolvano un ruolo specifico in questi disturbi, dato che nella stragrande maggioranza dei casi le perone con parafilia sono maschi. Gli androgeni hanno la funzione di regolare il desiderio sessuale e lo stesso sembra essere elevato in modo atipico nei soggetti con condotte parafiliche (Kafka, 1997). Ciò nonostante, gli uomini con parafilie non dimostrano di avere livelli elevati di testosterone o di altri androgeni ( Thibaut, De La Barra, Gordon et al., 2010). Se in una prospettiva futura si potessero avvalorare ulteriormente le cause biologiche, rappresenterebbero comunque uno dei fattori facenti parte di una complessa e intricata rete di cause, delle quali l’esperienza si rivela come uno degli elementi principali ( Meyer, 1995). Tra i modelli che predominano l’area delle parafilie, vengono messe in luce le esperienze di condizionamento, le tipologie di relazioni e i modelli di pensiero. Secondo gli studiosi comportamentali, le parafilie originano da processi di condizionamento classico, che hanno correlato in modo fortuito l’eccitazione sessuale a stimoli inusuali o inappropriati ( Kinsey et al., 1948). Sebbene si sia avuto qualche riscontro, buona parte dei costituenti dell’ipotesi del condizionamento classico non e’ stata avallata dalla ricerca. Esaminando la prospettiva del condizionamento operante, alcune parafilie possono essere il risultato di abilità sociali inadeguate, carenti soprattutto negli uomini con parafilie ( Dreznick, 2003). Tali condotte possono quindi caratterizzarsi come attività sostitutive di rapporti sessuali più convenzionali. La questione però si rivela più complessa e articolata, dato che molti soggetti con condotte parafiliche hanno rapporti socio-sessuali convenzionali ( Malettzky, 2000). Uno sguardo particolare va rivolto alla storia dell’infanzia delle persone con parafilie, spesso caratterizzata da maltrattamenti fisici o abusi sessuali o da relazioni genitoriali inadeguate ( Mason, 1997). Anche le distorsioni cognitive e gli atteggiamenti giocano un ruolo importante nelle parafilie. Infine, secondo alcune ricerche si evince che l’assunzione di sostanze alcolcorrelate e il tono dell’umore , negativo in questo caso, siano fattori in grado di produrre alcune condotte parafiliche, come il disturbo pedofilico e voyeuristico ( Baumeister e Butler, 1997).
Bisogna specificare inoltre, che non tutte le parafilie sono considerate come disturbi patologici. Difatti secondo il sito, denominato Manuale MSD[7]: “Le persone possono avere interessi parafilici anche quando non soddisfano i criteri per un disturbo parafilico. I modelli di eccitazione sessuale non convenzionali nelle parafilie sono considerati disturbi patologici solo quando entrambe le seguenti condizioni sono verificate: Essi sono intensi e persistenti; Causano disagio significativo o menomazione sociale, lavorativa o in altri importanti ambiti di funzionamento oppure danneggiano, o hanno il potenziale di danneggiare, gli altri (p. es., i bambini, gli adulti non consenzienti). [8]”
[1] https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale
[2] ibidem
Dottore in Psicologia
Psicologo, Albo A
Dottoressa in Psicologia
https://www.thesun.co.uk/news/5274804/fractal-noorul-mahjabeen-hassan-marry-tetris-calculator/
[5] DSM V pag. 814
[6]
[7] https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale
ibidem
Altre riflessioni sulla sessualità e sulla sessualità oggettuale
“Un breve sguardo alle persone che amano un po’ troppo le loro auto”
Autore originale: Mark D. Griffiths[1], Traduzione ed adattamento: Paolo Soraci[2], Andrea Zanacchi[3], Grazia Muscogiuri[4]
Pubblicazione originale: Psychology Today[5]
“Non c’è nessuno al mondo che Darius Monty ami più di Goldie. Con le sue curve perfette e il suo corpo impeccabile, è una bellezza. (…). Mentre molti uomini affermano di amare i loro motori, Darius è innamorato della sua Jaguar X-Type color oro – e fa l’amore con “lei” (Sunday Mirror, 30 luglio 2017).
La citazione di apertura proviene da una storia che è apparsa sul quotidiano Sunday Mirror del Regno Unito (non più online ma è stata riprodotta online su diversi siti) e per la quale il Dr. Mark D. Griffiths ha fornito alcune utili indicazioni nella stesura dell’articolo pubblicato. Mark D. Griffiths ha descritto Darius come un “oggettofilo”[6] più che un “meccanofilo”[7] (anche se si adatta ad entrambe le definizioni). Secondo il libro della dott.ssa Anil Aggrawal del 2009 “Aspetti forensi e medico-legali dei crimini sessuali e delle pratiche sessuali insolite”, la meccanofilia si riferisce a coloro che sono sessualmente attratti dalle macchine, sebbene Cynthia Ceilán nel suo libro del 2008 “Weirdly Beloved: Tales of Strange Bedfellows, Odd Couplings, e Love Gone Bad ” descriva la stessa parafilia sessuale con il nome di “mechaphilia “.
L’oggettofilia si riferisce (come spiegato sopra) a quegli individui che sviluppano profondi attaccamenti emotivi e / o romantici (e hanno relazioni) con oggetti o strutture inanimate specifiche. Tali oggetti esprimono una preferenza e un impegno amorevole e / o sessuale per particolari oggetti o strutture (ed è per questo che il Dr. Griffiths considera Dario più un oggettofilo che un mecnophile). È stato anche affermato (da accademici come Amy Marsh) che tali individui raramente (o in alcuni casi mai) fanno sesso con gli umani e sviluppano forti fissazioni emotive sull’oggetto o sulla struttura. A differenza del feticismo sessuale, l’oggetto è visto come un partner paritario nella relazione e non è usato per migliorare o facilitare il comportamento sessuale. Alcuni soggetti credono addirittura che i loro sentimenti siano ricambiati dall’oggetto del loro desiderio. Secondo l’articolo del Sunday Mirror:
“Darius si è innamorato della sua Jaguar dopo aver acquistato la berlina due anni fa [nel 2015]. La sua limousine di seconda mano, costruita … nel 2004, ha suscitato in Darius forti sentimenti(…). Eppure Dario non poteva combattere l’impulso di vivere le sue fantasie sessuali con la macchina. La sua passione per Goldie (la sia Jaguar) divenne presto un rito quotidiano dopo essere tornato dal suo turno di lavoro di notte al pub. E alla fine si rese conto che non poteva più nasconderlo ai suoi cari. Dario resistette all’aiuto professionale perché pensava che i suoi rapporti con la sua automobile sarebbero diventati meno entusiasmanti nel tempo. Nonostante la reazione negativa dei suoi compagni, Darius si rifiutò di rinunciare a Goldie. Stranamente, Darius afferma che il suo rapporto con Goldie è andato sempre più rafforzandosi. L’ha persino ritirata “dalla vita sulla strada” per tenerla in ottime condizioni. Sorprendentemente, Dario vorrebbe ancora trovare una ragazza umana ”.
A differenza della maggior parte dei soggetti con questa particolare parafilia, Darius ha avuto rapporti sessuali con donne prima di innamorarsi di Goldie, e desidera ancora fare sesso con le donne in futuro. Nella sua intervista con il Sunday Mirror, Darius ha riferito :
“Non mi aspetto che le persone capiscano, perché è qualcosa che non capisco neanche io. Non ho scelto questo, ma sono innamorato di una macchina, proprio come le altre persone si innamorano delle donne. La trovo eccitante, adoro passare il tempo con lei ed è molto importante per me. Non la vedo come un oggetto, la guardo e vedo la mia amante. Prima di acquistare Goldie avevo una normale relazione d’amore con una donna. Non ho visto nulla di strano in me stesso o nella mia sessualità. Sono sempre stato un amante delle macchine, ma se qualcuno in passato, mi avrebbe detto che è possibile provare sensazioni sessuali verso qualcosa che non è umano, lo avrei deriso come le persone che adesso ridono di me. Non riesco davvero a spiegare cosa innescato questo sentimento in me, ma sono andato a vedere Goldie e avevo sempre desiderato una Jaguar X-Type. Il suo colore è così unico e dopo aver consegnato i soldi, tutto quello che volevo fare era andare a lucidarla. (…). Una volta arrivato all’auto-lavaggio, stavo facendo movimenti circolari sul suo cofano con un panno per la pulizia, quando improvvisamente, mi sono sentito inaspettatamente eccitato. Era qualcosa che riguardava la vernice liscia e lucida e le curve perfette della macchina che mi ha fatto eccitare. Ho cercato di ignorare la sensazione e pensavo che fossi solo emozionato di avere una macchina nuova. Ma quando sono tornato a casa e mi sono seduto a guardare la TV ho avuto un forte bisogno di avventurarmi nel garage e visitarla in privato”.
L’inaspettata eccitazione sessuale che Darius provò quando lucidò per la prima volta Goldie sembra rappresentare la scintilla iniziale del suo rapporto con la macchina. Gli psicologi, come afferma Griffiths, affermerebbero che questa inaspettata associazione, tra il gesto di lucidare l’auto e l’eccitazione sessuale (quindi provare piacere), ripetuta più volte nel tempo, sia un qualcosa riconducibile al condizionamento classico e che abbia gettato le basi, nella mente di Darius, di questa particolare parafilia. Come ha anche spiegato nella sua intervista al giornale, Darius afferma:
“All’epoca avevo una ragazza e non osavo dirle cosa mi passava per la testa, quindi ho usato la scusa di aver lasciato il portafogli in macchina e sono uscito. Non ero molto sicuro di cosa sarebbe successo perché questi sentimenti erano tutti nuovi per me. Sapevo solo di sentirmi davvero eccitato dall’idea di avere rapporti sessuali con la mia nuova auto. Immediatamente dopo mi vergognavo e mi sentivo in colpa, ma sapevo che non sarebbe stata l’ultima volta. Mi sono allontanato sentendomi così confuso per quello che avevo appena fatto. Per quanto inquietante, mi sono detto che non potevo essere l’unica persona al mondo che avesse provato questo tipo di sentimenti “.
E Darius aveva ragione. Ci sono dozzine di oggettofili in tutto il mondo e, sebbene il comportamento sia raro, non è certamente il solo. Ad esempio, in un blog, il Dr. Griffiths ha raccontato le storie di Edward Smith (un uomo americano che ha fatto sesso con oltre 1000 macchine) e Robert Stewart (un uomo britannico che è finito in tribunale dopo essere stato sorpreso a fare sesso con una bicicletta). Fu quando Darius iniziò a fare le proprie ricerche sul suo comportamento che iniziò a sentirsi meglio, sapendo che non era il solo:
“Conoscere altre persone con sentimenti [sessuali e/o romantici] nei confronti di auto, biciclette o aerei mi ha sicuramente messo a mio agio, ma per me è stata una cosa molto difficile da accettare. Mi piaceva fare sesso con la mia macchina più che con la mia ragazza. Mi mancava persino la macchina quando andavo a letto la sera e mi sentivo male per averla lasciata sola nel garage. Quando ho dato la notizia alla mia ragazza mi ha lasciato subito. Potevo capire che pensava che il mio comportamento fosse strano, ma in fondo c’era un senso di sollievo per me nel sapere che avevo messo le cose in chiaro ed ero libero di perseguire il mio rapporto con Goldie ”.
Avendo accettato che i sentimenti verso la sua auto non erano così inusuali come pensava, ma vi erano altre persone con questo particolare tipo di orientamento sessuale, Darius iniziò a condividere i dettagli del suo nuovo amore con i suoi amici più cari:
“All’inizio hanno riso pensando che stessi scherzando, ma una volta capito che ero serio mi hanno detto che ero strano e che avevo bisogno di un aiuto psicologico. Mi dispiace davvero sapere che non avevo alcun tipo di supporto o comprensione da parte di altre persone. I miei sentimenti per [l’auto] sono diventati sempre più forti. Non ho mai avuto sentimenti di amore o sessuali per nessun altro veicolo e credo fermamente di avere qualcosa di speciale con Goldie. Mi rendo conto che la maggior parte delle persone penserà che quello che faccio sia sbagliato in qualche modo, ma non sto facendo del male a nessuno, quindi qual è il danno? “
Il Dr. Griffiths nel commentare il caso sul giornale, ha affermato che non c’era nulla di sbagliato in Darius in senso psicologico. Sì, il suo comportamento è strano, sì, il suo comportamento sembra bizzarro alla maggior parte delle persone, e sì, è insolito, ma Darius non sembra aver bisogno di cure psicologiche. Il Dr. Griffiths ha affermato che se Darius voleva passare il resto della sua vita a vivere in una relazione non convenzionale con Goldie, non procura danno a lui né a nessun altro, andava bene. Lo psicologo, nel suo commento, continua dicendo di non avere problemi con il comportamento sessuale di nessuno fintanto che è consensuale (e in questo caso, l’auto non può dire che non va bene). Se gli altri vedono il suo comportamento come bizzarro, è totalmente irrilevante. Darius può cercare un trattamento, se questo comportamento lo sta psicologicamente danneggiando, ma sembra che egli sappia che è insolito e sembra a posto. Lo stesso Darius inoltre afferma che:
“[Goldie] non mi tradisce né si lamenta perché non sto lavando i piatti. Non ha la capacità di essere di cattivo umore. Non ho perso di vista il fatto che Goldie è una macchina e probabilmente non mi ama – non sono delirante, nel senso che penso che abbia una sua mente simile a quella umana. Ho incontrato alcune donne da quando mi sono innamorato di Goldie e mi sono sempre completamente aperto su di lei (Goldie) sin dall’inizio. Un paio di loro sono state di mentalità aperta e hanno cercato di capirmi, ma quando faccio i miei viaggi fuori nel garage per vederla, dicono che lo trovano troppo strano. Mi piacerebbe sposarmi e avere una famiglia. Ma la prossima donna con cui uscirò dovrà essere d’accordo su come condividermi con Goldie ”.
In un blog precedente, Griffiths ha inoltre fornito i dettagli dell’unico documento accademico, che è stato pubblicato, riguardante un soggetto che ama la sua macchina, ma quel caso era molto diverso da quello di Dario. L’articolo riguardava un caso di studio della dott.ssa Padmal De Silva e della dott.ssa Amanda Pernet, pubblicati in un numero del 1992 della rivista Sex and Marital Therapy. Il caso riguardava un’insolita deviazione sessuale in un giovane britannico di 20 anni (“George”) che aveva poca interazione sociale ed era incredibilmente timido. Hanno riferito che il suo principale interesse sessuale e l’eccitazione provenivano dalle auto, in particolare dalle auto che sostavano nella zona della metropolitana di Austin. La famiglia di George apparteneva a una setta religiosa, molto severa, che disapprovava fortemente qualsiasi coinvolgimento sessuale da parte del figlio con le donne. Le cose cambiarono per George quando i suoi genitori comprarono un’auto. George iniziò a masturbarsi dentro la macchina, e poi man mano a masturbarsi fuori dalla macchina, mentre si accovacciava vicino al tubo di scarico della stessa. In questo modo, George, sperava di non essere sorpreso a masturbarsi e avrebbe fatto di tutto per trovare luoghi deserti per impegnarsi nella sua attività sessuale.
George inoltre, era molto eccitato quando il tubo di scarico dell’auto era in funzione e quindi emanava gas di scarico. Secondo De Silva e Pernet – questo particolare, era un elemento centrale nelle preferenze sessuali di George. Da bambino inoltre, aveva sviluppato un insolito interesse per la minzione dei cani. Dopo i 10 anni, era più interessato ai bambini e alle donne adulte che urinavano. Gli autori hanno anche ipotizzato che potrebbe esserci stato un aumento dell’eccitazione di George a causa di una “riduzione dell’assunzione di ossigeno e della relativa asfissia”. Questo è stato probabilmente visto come una forma lieve di ipoxifilia (ipossifilia – L’espressione asfissia erotica (o autoerotica), nota anche come asfissiofilia o ipossifilia, o internazionalmente come breath play o breath control, indica un insieme di pratiche sessuali consistenti nell’impedire o limitare l’afflusso di ossigeno al cervello del soggetto sottoposto, al fine di provocare euforia e di prolungare e/o intensificare le sensazioni relative all’orgasmo. È generalmente considerata, sia dalla comunità medica che dalla comunità BDSM, una pratica estremamente rischiosa e potenzialmente mortale, indipendentemente dall’esperienza dei soggetti coinvolti)[8]
In conclusione, il caso di “George” e di “Darius” condividono alcune somiglianze, in particolare entrambi hanno rapporti sessuali con le auto. Il fatto però che questi due casi di studio possano avere origini così diverse, ci fa intuire che lo sviluppo di questi comportamenti sessuali particolari, possa derivare da molte variabili, che al momento sono molto carenti in letteratura o che sono descritte in maniera poco esaustiva. L’auspicio del Dr. Mark D. Griffiths . quindi è quello di vedere la ricerca scientifica approfondire queste tematiche per avere un quadro eziologico più preciso e particolareggiato.
Note:
L’articolo “Altre riflessioni sulla sessualità e sulla sessualità oggettuale “Un breve sguardo alle persone che amano un po ‘troppo le loro auto” è stato tradotto e adattato dagli autori Italiani testé citati ma è stato scritto ed ideato dal Dr. Mark D. Griffiths in lingua inglese ed è stato pubblicato in origine sul sito del Psychology Today. Quanto segue è una versione tradotta ed adattata al pubblico Italiano. Per la pubblicazione originale si rimanda all’articolo originale. Inoltre, il Dr. Mark D. Griffiths ci ha fornito i permessi per l’adattamento e la pubblicazione dell’articolo sopracitato (Titolo originale: More Musings on Mechanophilia and Objectum Sexuality datato 25 Agosto 2019).
References
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Browne, R.B. (1982). Objects of Special Devotion: Fetishism in Popular Culture. Popular Press.
Ceilán, C. (2008). Weirdly Beloved: Tales of Strange Bedfellows, Odd Couplings, and Love Gone Bad. The Lyons Press.
De Silva, P. & Pernet, A. (1992). Pollution in ‘Metroland’: An unusual paraphilia in a shy young man. Sexual and Marital Therapy, 7, 301-306.
Hickey, E.W. (2006). Sex crimes and paraphilia. New Jersey: Pearson Prentice Hall.
Levy, D. (2017). Man’s bizarre medical condition means he’s in love with his CAR and even has sex with motor he calls Goldie. Sunday Mirror, July 29. Located at: http://www.mirror.co.uk/news/uk-news/mans-bizarre-medical-condition-means-10896296
Mark D. Griffiths Ph.D., https://www.psychologytoday.com/gb/blog/in-excess/201908/more-musings-mechanophilia-and-objectum-sexuality
Marsh, A. (2010). Love among the objectum sexuals. Electronic Journal of Human Sexuality, 13, March 1. Located at: http://www.ejhs.org/volume13/ObjSexuals.htm
Nelson, S. (2012). Fetish spotlight: Mechanophilia. Located at: http://www.thehoneybunnys.com/fetish-spotlight-mechanophilia/
Schlessinger (2003). Mechaphilia: Sexual Attraction to Machines. Please Press.
Thompson, S.L. (2000). The arts of the motorcycle: Biology, culture, and aesthetics in technological choice. Technology and Culture, 41, 99-115.
Wikipedia (2017). Mechanophilia. Located at: http://en.wikipedia.org/wiki/Mechanophilia
[1]https://en.wikipedia.org/wiki/Mark_D._Griffiths
[2] Dottore in Psicologia
[3] Psicologo, Albo A
[4] Dottoressa in Psicologia
[5] https://www.psychologytoday.com/gb/blog/in-excess/201908/more-musings-mechanophilia-and-objectum-sexuality
[6] L’oggettofilia è l’attrazione sentimentale e sessuale per uno specifico oggetto inanimato. Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali la inseriscetra le parafilie minori o preferenziali, non perché clinicamente meno gravi, ma perché meno diffuse
[7] La meccanofilia o meccafilia è una parafilia che consiste nell’attrazione sessuale per macchine come biciclette, veicoli, elicotteri e aeroplani.
La meccanofilia è stata usata per descrivere importanti opere dei primi modernisti come il FEKS “Eccentric Manifesto” di Leonid Trauberg, Sergej Jutkevič, Grigorij Michajlovič Koznicev