Come migliorare la mira negli FPS

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Salve a tutti, dopo il mio precedente articolo in cui avevo trattato l’argomento delle periferiche gaming, principalmente per PC ( reperibile qui ) , oggi voglio trattare un argomento abbastanza inerente, strettamente collegato ad una particolare di queste periferiche: Il mouse e la mira nei giochi fps.

Questa non vuole essere una guida professionale (ne esistono già molte là fuori) ma una breve raccolta di consigli appresi e collezionati con il tempo durante la mia “carriera” videoludica, che mi ha visto provare vari tipi di sparatutto, Arena, Deathmatch, Tattici, Battle Royale e così via. In alcuni casi anche praticati a livello competitivo.

 

Mouse e tappetino

Come menzionato nell’articolo riguardante le periferiche, un buon mouse è senza dubbio il punto di partenza per ottenere delle prestazioni migliori. I fattori da considerare sono il peso, la dimensione, la forma ed il sensore/dpi. La maggior parte dei mouse da gaming “seri” sul mercato sono dotati di Polling Rate che arriva a 500 e 1000HZ. Più alto è il valore in HZ che settiamo al mouse minore sarà il tempo di risposta impiegato dal computer per registrare il movimento del mouse.
Il tutto si traduce in comandi in gioco più fluidi e reattivi.

La seconda aggiunta che va fatta alla scrivania è un tappetino che ci assicura il corretto funzionamento del mouse che ci appoggeremo sopra. Scordatevi di giocare ad alti livelli su scrivanie, tovaglie o copertine di libri. Un tappetino di buona fattura e tenuto pulito è fondamentale per un movimento senza interruzioni o punti morti. A lungo andare ci permette anche di costruire memoria muscolare se tenuto sempre nel stesso punto. Ne esistono di diversi materiali tra cui anche il vetro e l’alluminio. La miglior scelta per un buon rapporto prestazioni-prezzo ricade comunque in favore del classico tappetino in tessuto che offre il giusto compromesso tra velocità e attrito. La grandezza del tappetino è importante. Per evitare che durante le partite la vostra mano finisca fuori dal tappetino più e più volte è consigliato il più grande disponibile che riesca a stare sulla scrivania. Giocare con il pensiero che il vostro prossimo movimento potrebbe mandare il mouse sulla scrivania ( o peggio giù dal tavolo ) riduce l’attenzione e peggiora in tutti i sensi la vostra prestazione.

Sensibilità

Il tema della sensibilità è forse uno dei più popolari, discussi e ricorrenti nelle domande dei novizi giocatori che si cimentano per le prime volte negli fps. Il primo consiglio che voglio inserire in questo paragrafo è quello di non cercare di copiare i settaggi dei più popolari giocatori professionali. Non siamo tutti uguali agli altri e possediamo caratteristiche diverse, sia visive che muscolari.
Ogni giocatore dovrebbe trovare la propria personale sensibilità sulla base dei propri gusti, stili di gioco, mouse, eccetera. Questo non vuol dire che bisogna strafare e utilizzare valori poco popolari o esagerati. Possiamo “prelevare” dei valori esistenti da altri giocatori e poi modificarli per adattarli a noi. In genere per cambiare la velocità del cursore si tende ad operare su due valori diversi ma interconnessi. Dpi e sensibilità. E’ importante sapere che un valore troppo alto di dpi ( punti per pollice ) non farà altro che aumentare la velocità del cursore senza benefici, in quanto saremo costretti a diminuire sensibilmente la sensibilità nel gioco per compensare. Un valore alto di dpi è utile principalmente per avere un maggior controllo se stiamo utilizzando schermi ad alte risoluzioni >4k , oppure molteplici schermi che dobbiamo poter percorrere velocemente. In genere conviene rimanere sui 400 o 800 dpi, valori presenti su praticamente tutti mouse da gioco presenti sul mercato. Una regola quasi scontata ma sempre verde è quella di disattivare l’accelerazione del mouse sia nei settaggi del sistema operativo sia dentro il gioco, spesso anche utilizzando il comando “raw input” presente in quasi tutti i giochi. Questo ci permette di mantenere una velocità costante ogniqualvolta il mouse viene mosso, aiutando la creazione di memoria muscolare del braccio/polso.

 

Uno degli errori più grandi commessi dai giocatori alle prime armi è quello di settare una sensibilità decisamente troppo alta. Se di primo impatto un’alta sensibilità sembra la scelta migliore per avere una maggiore libertà e fluidità di movimento all’interno del gioco, i problemi arrivano quando ci si trova a dover mirare e sparare. Una sensibilità bassa non solo rende difficile mirare a nemici lontani e in movimento, ma inoltre rende difficile al nostro braccio il compito di costruire la memoria muscolare di cui ho parlato in precedenza. Il poco movimento generato dal braccio va in contrasto con il grande spostamento del cursore a schermo che quindi rende difficile il mantenimento di una mira costante. In genere bisognerebbe abbassare gradualmente la sensibilità  fino ad arrivare a poter effettuare un comodo 360°.

Indipendentemente dal titolo, uno dei metodi più semplici ma efficaci per trovare la propria sensibilità è quello di tuffarsi in gioco, preferibilmente in un poligono di tiro e provare a girare attorno ad un target fisso cercando di mantenere sempre il cursore al suo centro. L’obiettivo poi è quello di alzare ed abbassare la sensibilità fino a quando non risulta naturale mantenere il cursore sempre sul nostro punto di riferimento.

In questo primo caso si nota come una sensibilità troppo alta porta il giocatore a muovere troppo il mouse durante il cambio di direzione superando e oltrepassando l’obiettivo.

 

Nel caso di una sensibilità troppo bassa invece quando il giocatore si muove per evadere i colpi del nemico, il cursore troppo lento non riesce ad aggiornarsi alla nuova posizione spostandosi in maniera passiva.

 

In questo caso invece troviamo un giusto compromesso che ci permette di mantenere il cursore in obiettivo anche in caso di improvvisi cambi di direzione.

Una volta scelta una sensibilità che ci aggrada e che risulta efficace, è sempre bene cercare di mantenerla e non variarla in maniera casuale solamente perchè un giorno ci sembra di non riuscire a colpire nessuno. Questo è un altro grande sbaglio che viene commesso da tanti giocatori. Se con una sensibilità ci si è trovati bene per un determinato lasso di tempo, una giornata No, non significa che dobbiamo ricominciare da capo con un altro valore. Variando troppo spesso questi valori andiamo a interferire con ( indovinate un po’ ) la solita memoria muscolare.

Input lag

Cosa è l’input lag e perché è importante quando si parla di migliorare la mira? L’input lag è il ritardo che intercorre dal momento in cui effettuiamo un’azione, come per esempio muovere il mouse, al momento in cui questa operazione finalmente appare sullo schermo. L’input lag si alza mano a mano che le prestazioni del gioco in termini di frame per secondo calano. Far girare un gioco a più frame per secondo, permette al display di recuperare e mostrare le nuove operazioni in maniera più rapida, perchè processate velocemente dal computer. E’ bene inoltre cercare di incrementare gli fps anche oltre la frequenza di aggiornamento dello schermo, in quando il display è capace di mostrare anche frame parziali riducendo di molto l’input lag. Infatti contrariamente a molti detti duri a morire, giocare per esempio a 120 fps su di uno schermo a 60hz incrementa la fluidità del nostro input rispetto ad uno standard 60 fps a 60 hz. Ovviamente passando a uno schermo con frequenza di aggiornamento più alto i miglioramenti sono decisamente più netti in quanto il display è capace di aggiornarsi molto più rapidamente dandoci feedback visivo ad una velocità maggiore.

 

Per diminuire questo lag è necessario agire principalmente sulle impostazioni grafiche del gioco. La risoluzione, le ombre e la qualità texture sono in genere i più grandi assorbitori di risorse. V-Sync e ottimizzazioni a schermo intero devono essere sempre disattivate. Nel dubbio è sempre meglio abbassare i settaggi grafici del gioco fino a quando i frame per secondo che otteniamo sono costanti in tutte le aree della mappa e comunque pari o superiori al valore della frequenza di aggiornamento dello schermo. Non bisogna però abbassare la grafica a livelli troppo bassi per evitare problemi di gameplay come nemici quasi invisibili a lunghe distanze. Per gli utilizzatori di windows 10, la versione 2004 ha portato molti di miglioramenti e ottimizzazioni per il gaming che funzionano in maniera automatica incrementando le prestazioni. Se potete aggiornate la vostra versione.

Allenamento

Un consiglio che personalmente ho appreso con il tempo è l’importanza del riscaldamento pre-partita che in genere può essere effettuato nelle “aree di allenamento” o tutorial presenti in praticamente tutti i sparatutto. Esistono due tipologie di mira negli fps: il tracking e il flickshot. Nel tracking si cerca di mantenere costante il cursore su di un obiettivo in movimento, ergo per cui il termine “tracking“. Questo tipo di mira viene sfruttata durante l’utilizzo di armi con modalità di fuoco automatica e che quindi necessitano di costanti colpi a segno. I flickshot invece sono effettuati quando con il mouse dobbiamo colpire un singolo punto per poi ritornare in posizione neutrale in preparazione al prossimo colpo. Questa tipologia di mira è spesso associata all’uso di cecchini e revolver. Quest’ultima è notoriamente più difficile da padroneggiare in quanto oltre che ad una buona coordinazione occhio e mano vengono richiesti dei buoni riflessi.

 

In alcuni giochi/mappe custom come in Counter Strike è possibile abilitare dei bot che si muovono in maniera casuale, utile per fare pratica su entrambe le tipologie di mira. E’ chiaro che essendo dei bot, essi non rispecchiano al 100% il comportamento di un ipotetico nemico reale. Lo scopo infatti è quello di riscaldare l’occhio e la mano per prepararsi alle vere partite. Nel caso non si dispongano di bot in movimento è possibile fare pratica anche su bersagli statici (meglio se interattivi per avere feedback), creando delle piccole “sfide” come quella qui sotto.

Nonostante abbia mancato un headshot, l’esercizio è utile per affinare la coordinazione occhio-mano.

 

In sintesi per riassumere il contenuto dell’articolo, i concetti chiave sono pochi ma chiari. E’ importante ottimizzare le prestazioni del computer per guadagnare fluidità e reattività che vanno a migliorare di molto il feeling del mouse. Quest’ultimo deve calzare la mano, pesare poco ed essere impostato ( e mantenuto ) ad una sensibilità tale da permetterci di effettuare tutti i movimenti come tracking e Flick nella maniera più naturale possibile. Il tutto condito da tanto e tanto allenamento che è fondamentale per padroneggiare armi, rinculi e spread presenti nel gioco.

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