L’universo del gaming è in continua espansione e coinvolge un bacino sempre più ampio ed eterogeneo di utenti. Nell’immaginario collettivo, la rappresentazione prototipica del videogiocatore è generalmente associata a caratteristiche quali la giovane età, il genere maschile e l’isolamento rispetto al mondo esterno alla propria postazione di gioco. Nulla di più errato!
Questa comune raffigurazione devia infatti dalle osservazioni emerse negli ultimi tempi. I dati rilevati da IIDEA (Italian Interactive Digital Entertainment Association) per quanto riguarda l’anno 2019 restituiscono una fotografia del Paese in cui il divario di genere tra gamers appare sempre più ridotto (53% uomini e 47% donne). Per di più, nonostante tale attività sia maggiormente diffusa tra i giovanissimi, la fascia d’età che spazia dai 45 ai 64 anni si aggiudica un sorprendente secondo posto tra gli appassionati dell’industria videoludica. Tali tendenze si confermano anche oltreoceano. Precisamente, un sondaggio condotto da AARP (American Association of Retired Persons) ha dimostrato come gli utenti di età superiore ai 50 anni che utilizzano dispositivi di gioco almeno una volta al mese siano in sensibile aumento, spopolando soprattutto tra le donne mature.
Oltre a suggerire stimolanti implicazioni nella stessa progettazione dei videogiochi, i dati appena illustrati risultano cruciali anche per tentare di comprendere al meglio interessi e bisogni di una generazione spesso erroneamente ritenuta distante dal mondo tecnologico.
Pioniere in questo senso è lo stato orientale del Giappone. Lo scorso 2 luglio, per l’appunto, nella città di Kobe è stato inaugurato il primo centro di sport elettronici dedicato ad una clientela esclusivamente ultrasessantenne. La struttura ISR e-Sports nasce con l’obiettivo di riunire sia gli appassionati navigati che coloro i quali non possiedono conoscenze pregresse sui videogames. Uno staff è infatti a disposizione degli utenti per consigliare titoli appropriati al livello di esperienza e per insegnare le basi necessarie all’utilizzo e alla comprensione delle meccaniche di gioco. In questo modo ogni fruitore del servizio ha la possibilità di acquisire familiarità con il mondo del gaming seguendo i propri ritmi. In aggiunta alle attività di apprendimento e allenamento, sono stati programmati diversi intervalli di riposo durante i quali i giocatori possono prendersi una pausa sorseggiando un caffè, chiacchierando e condividendo i propri progressi o le difficoltà riscontrate. Il tutto nel rispetto delle normative anti-Covid!
Tenendo in considerazione i notevoli benefici per la salute fisica e psicologica apportati dai videogiochi anche in età avanzata (dei quali abbiamo discusso in questo precedente articolo), il centro ISR e-Sports compie un ulteriore passo significativo per il benessere degli individui appartenenti alla fascia d’età cui si rivolge: esso mira a prevenire l’isolamento e a promuovere una società collaborativa che incoraggi la partecipazione sociale. Non di rado, infatti, il passaggio al periodo di pensionamento espone l’individuo a numerose incognite, tra le quali spiccano solitudine e senso di inutilità, con il pericolo di sviluppare ansia e depressione; aspetti che, durante quest’anno difficile, rischiano di essere esacerbati dal distanziamento sociale. Il ricorso ad utilissimi strumenti tecnologici moderni come i videogames può dare vita numerosi momenti di condivisione, di divertimento e di arricchimento, riscoprendo allo stesso tempo il piacere di trascorrere tempo in compagnia.
Ci auguriamo dunque che il centro ISR e-Sports sia d’ispirazione per favorire lo sviluppo di una lunga serie di comunità ideate per giocare, conoscersi e apprendere insieme dimostrando che i videogiochi sono una passione senza età!