Paglia, bionda, siga, stozza, paina.
Sono solo alcuni dei nomi che diamo alle comuni sigarette. Esse sono ormai diventate la fedele (ma infima) compagna di molti di noi. Secondo l’ISTAT, una persona su cinque in italia fa uso di sigarette. Da qualche anno inoltre sono state introdotte anche altre tipologie di “sigarette”, quelle elettroniche, o e-cig. Dalle sigarette elettroniche con liquido ricaricabile a base di glicerolo, alle più recente IQOS.
Ma tutte queste hanno in comune un unico elemento: la nicotina. La nicotina è un composto organico, tossico per l’uomo, che agisce come agonista del recettore per l’acetilcolina, in pratica si lega al recettore e lo attiva mimando l’effetto del ligando endogeno, ovvero l’acetilcolina stessa. Essa in natura si trova nel tabacco e in altre radici e viene consumata per i suoi effetti euforici dal momento che agisce sul rilascio della dopamina e di altri neurotrasmettitori come serotonina, vasopressina e tutto questo genera effetti di piacere su chi ne fa uso. Essa è classificata come sostanza stupefacente tanto da creare, in chi decidesse di smettere di consumarla, effetti tipici delle crisi d’astinenza. In base a quanto definifisce il LILT (Lega italiana per la lotta contro i tumori), la nicotina genera “ l’effetto di una intensa sensazione di prontezza di pensiero e appagata soddisfazione“; la nicotina è infatti una sostanza eccitante e non deprimente come molte persone potrebbero invece pensare: essa non rilassa, ma aumenta la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa e restringe le arterie intorno al cuore.
Ma cosa c’entra il tabacco, la nicotina, le sigarette con i videogiochi?
Nei videogiochi le sigarette sono spesso presenti, da “Metal Gear Solid” a “Bioshock Infinite“ solo per citarne alcuni. Alcuni articoli hanno portato alla luce la possibilità che vi siano problemi di emulazione del comportamento dei begnamini sullo schermo da parte dei ragazzi (vedi: http://vitadigitale.corriere.it/2016/01/15/i-videogiochi-possono-indurre-a-fumare/?refresh_ce-cp), ma non bisogna vedere il problema nel videogioco stesso ma nel bisogno dei ragazzi, soprattutto adolescenti, di costruirsi una identità, e quale metodo migliore se non emulando personaggi che si ritengono forti e fighi?
Videogiochi e sigarette si sono incontrati non solo per quanto riguarda questo, ma anche per scontrarsi, l’uno contro l’altro. Uno studio di Pentz e collaboratori ha mostrato come una breve esposizione a videogiochi incentrati su una visione negativa del tabacco ha degli effetti positivi sulla percezione dell’utilizzo di sigarette e sui prodotti contenenti nicotina, in particolare sulle e-cigarettes. I ragazzi che si sono offerti come partecipanti al test hanno riferito infatti di percepire un rischio maggiore per quanto riguarda i prodotti contenenti nicotina, rispetto a chi non ha partecipato come tester al videogioco.
Quindi sembrerebbe importante approfondire quel filone di studi che ci permetta di far comprendere fin da adolescenti i pericoli del tabacco e della nicotina in generale, così da ridurre sempre più l’utilizzo di tali prodotti.
Ne parliamo anche nel seguente articolo:
Vuoi smettere di fumare? FALLO CON UN VIDEOGIOCO!
Fonti:
https://www.istat.it/it/archivio/202040
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0306460318313157
http://www.lilt.it/oldportal/index.html