Abbiamo parlato di Duru, un gioco indie sviluppato dallo studio di sviluppo tedesco Twisted Ramble Game che tratta il tema della depressione (Trovate qui la mia recensione della demo). Oggi sono riuscito a parlare con le sviluppatrici e ad intervistarle.
Giulio: Buongiorno, come state?
Twisted Ramble: Considerando le circostanze della pandemia tutto bene, tu?
G: Tutto bene, grazie. Pronte per l’intervista?
T.W.: Chiedici pure tutto, siamo pronte!
G: Benissimo, iniziamo. Come mai avete scelto di narrare la depressione?
T.W.: Abbiamo sempre voluto creare giochi che trattassero argomenti seri e dare al giocatore qualcosa a cui pensare dopo averci giocato. Abbiamo scelto la depressione come primo argomento perché è qualcosa che tocca molte vite, moltissime, e in pochi ne parlano apertamente. Tutte noi abbiamo un amico o un membro della famiglia che la sta affrontando e io stessa, Kerstin, ne soffro. Perciò c’è anche un significato personale per la scelta.
G.: Trovo che parlare di questi argomenti risulti essere molto importante e che possa essere una forma di lotta. Sono sicuro che tu, i vostri parenti e amici riuscirete a vincere.
Parlando, quindi, del gioco: Perché una talpa senza pelo? È una scelta strana ma molto interessante.
T.W.: Lo pensiamo anche noi! [ridono] sì, le talpe senza pelo sono molto sottorappresentate nel mondo del gaming! Le talpe senza pelo sono uno dei pochi mammiferi che creano un sistema sociale come le formiche! Ogni talpa ha il suo lavoro, il che ci ricorda vagamente la società umana. Loro sono molto distaccate dalla nostra vita giornaliera ma riusciamo comunque ad immedesimarci nella loro perciò abbiamo pensato fosse il modo migliore
per parlare dell’argomento. Questo ci ha dato modo di avere l’opportunità di creare un setting unico visto che vivono nelle parti occidentali dell’Africa. Gli scenari del gioco sono fortemente ispirati da cultura, flora e fauna della regione di appartenenza.
G.: C’è stato uno studio enorme prima di lavorare al gioco! Una cosa che mi sono domandato giocando la demo è stato sui dialoghi: Perché i discorsi sono tutti disegni?
T.W.: Adoriamo fare ricerca! È una delle parti più belle e ispiranti quando inizi un progetto. Riguardo il dialogo abbiamo pensato che la Depressione è una parola molto pesante e spesso molte persone hanno determinate reazioni all’argomento. L’idea di usare i disegni è nata per evitare queste reazioni e anche perché volevamo mostrare come Tuli, la protagonista, percepisse in maniera diversa le parole dette dagli altri proprio a causa della depressione, questa differenziazione viene mostrata meglio tramite i disegni. Quando abbiamo testato il gioco abbiamo notato che i tester percepivano i disegni in egual misura a Tuli rendendo però personali le loro interpretazioni. È una cosa bellissima e ci ha fatto felici vedere che funziona.
G.: Una scelta molto bella! Visto che avete parlato di tester e di come si sono approcciate le persone al gioco mi chiedo, vi aspettavate questo successo su Kickstarter?
T.W.: Speriamo continui! Ad essere oneste finché non abbiamo visto che abbiamo raggiunto l’obiettivo prima della scadenza pensavamo davvero di non farcela però durante la campagna abbiamo raggiunto tante persone che ci hanno supportato non solo finanziariamente. È stato estenuante, lo ammettiamo, ma un’esperienza davvero spettacolare!
G.: Avete creato un gioco davvero interessante e molto bello, spero davvero abbiate il successo che merita (intanto la copia appena lo finite la prendo su steam!) Ultima domanda: Ci sono idee per altri progetti?
T.W.: Grazie mille! Sì! Ne abbiamo un altro, un concept veramente ancora alle primissime bozze su un gioco riguardante i pregiudizi e le differenze culturali. Prima o poi, se saremo fortunate a crescere come studio, ci piacerebbe lavorare ad un gioco sull’ identità e l’identificazione che, tra parentesi, è l’argomento della tesi di laurea di una dei nostri game designer. Ma fino ad allora abbiamo altri argomenti che ci interessano e che potremo trattare prima di altri.
G.: Interessantissimo! Avete già il mio interesse e la mia attenzione. Già attendo Duru in versione completa per giocarlo e recensirlo, ma sono sicuro sarà superiore alle aspettative. Vi ringrazio infinitamente per quest’intervista!
T.W.: Grazie a te sia per l’intervista che per l’interesse a Duru (ti avviseremo una volta pronto) che per i prossimi progetti. Grazie davvero.
Ricordo che Duru è disponibile in pre-order su Steam.