Cyberpunk 2077 ha fatto parlare molto di sé, fin dalla sua pubblicazione: prima i problemi tecnici nell’adattamento su PS4, in seguito i vari glitch e bug che impedivano la fruibilità su ogni piattaforma e ancora polemiche su polemiche, portando ad un calo di reputazione. Ma se questo fosse indicativo di una questione sociale più ampia?
Non siamo mai contenti
la patch 1.3 di CD Projekt RED ha risolto la stragrande maggioranza dei problemi insiti in Cyberpunk 2077; ma, nonostante ciò, ha fatto parlare di sé in maniera negativa.
Infatti, nonostante i miglioramenti implementati che hanno migliorato l’esperienza di gioco, i giocatori hanno bersagliato la software house a causa di un dettaglio: i riflessi delle pozzanghere di Night City.
La community, rancorosa verso l’opera e verso la Software House, ha mosso una nuova polemica per il calo grafico del dettaglio precedentemente citato.
La community considera, quindi, la patch come l’ennesimo fallimento dei padri di The Witcher III: Wild Hunt. Ma è davvero così?
Cosa sta succedendo a CD Red Project
Il lavoro del dott. Mirko Duradoni con il team membro del VirtHuLab, laboratorio di ricerca che si occupa della psicologia delle nuove tecnologie e ambienti virtuali presso l’Università degli Studi di Firenze, ci offre uno strumento importante per capire cosa può accadere online: l’effetto inerzia della reputazione.
Lasciando stare la programmazione, che già nelle prime battute presentava evidenti problemi, gli studi sull’inerzia della reputazione negli ambienti virtuali ci mostrano come le persone non si comportano come agenti perfettamente razionali.
I giudizi espressi sugli stati precedenti a quello attuale da sé stessi e soprattutto dagli altri influenzano quello attuale.
Decontestualizzando il concetto, la situazione di Cyberpunk 2077 sarebbe: nonostante i miglioramenti io giocatore trovo qualcosa che non va bene, perché già in passato ne ho parlato male.
Questo fenomeno, misto ai problemi iniziali, ha portato ad un rovinoso calo di reputazione per Cyberpunk 2077.
Perché la reputazione di Cyberpunk 2077 è bassa
Tutto questo è ulteriormente esacerbato dal fatto che si tratta di una spesa da titolo tripla A.
Il giocatore è ancor più portato ad attivare un ragionamento orientato dalle informazioni di reputazione disponibili nell’ambiente (sociale, e in questo caso virtuale).
Quindi, anche se ci sono stati miglioramenti sostanziali con la patch 1.3 in Cyberpunk 2077, io giocatore do un valore minore formulando una opinione più negativa, in linea con quelle già precedentemente associate.
“To conclude, people appear to rely significantly on the previously acquired reputation once they have to “rate” a partner during on-line social interactions.”
(Duradoni M. et al., 2019)
Applicando questo concetto al nostro specifico caso, tendiamo, come esseri umani in contesti virtuali, ad affidarci in modo significativo alla reputazione già acquisita del nostro oggetto di valutazione. Povero Cyberpunk 2077.
Per finire
L’intenzione del mio breve ragionamento è unicamente quello di portare a riflettere sul proprio comportamento online e su come certi fenomeni che a causa di bias cognitivi vengono imputati al loro oggetto, spesso possano essere interpretati attraverso gli ingredienti base dell’essere umano. E, mi duole dirlo, ne soffre anche la critica di settore.