Dietro un grande gioco c’è sempre un grande… Psicologo!

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È notizia recente dell’assunzione di psicologici, economisti e statistici da parte di Valve: l’azienda si proietta al futuro, aprendosi ad assumere diverse figure che solo apparentemente sembrano non essere utili nella progettazione di videogiochi. (Qui l’annuncio di lavoro)

«i game designer sono, in un certo senso, a loro volta psicologi sperimentali. Ecco perché stiamo cercando uno psicologo sperimentale con capacità di ricerca superiori, che possa applicare le conoscenza e la metodologia della psicologia al game design e a tutti gli aspetti operativi di Valve.»

L’azienda statunitense, fondata nel 1996 da Gabe Newell e Mike Harrington, è nota per videogiochi come Half-Life, Team Fortress 2, Counter-Strike: Global Offensive, Dota 2 e per aver sviluppato la piattaforma digitale Steam. Valve si reputa pronta a rivoluzionare il suo team-work al fine di creare titoli videoludici più coinvolgenti e vicini al sentire umano. Infatti, ha ben compreso il potenziale che una figura come lo psicologo può apportare nella progettazione di un videogioco essendo esperto del “comportamento umano e sulle motivazioni e le influenze alla base di come e perché le persone fanno quello che fanno” (Valve)
Andiamo a scoprire insieme, dunque, come questo professionista sanitario può rendersi utile nel mondo della progettazione videoludica.



Chi è lo Psicologo?

Innanzi tutto è legittimo domandarsi chi sia la figura dello Psicologo. Molti di voi avranno un’idea più o meno chiara – visto che siete nostri lettori abituali, sarete sicuramente a conoscenza delle varie attività di educazione, prevenzione, cura e potenziamento che vengono svolte dall’equipe di Horizon Psytech & Games – ma alcuni vedono nella terapia all’interno di una stanza l’unica applicazione di tale figura. Questa immagine, invece, è solo una delle tantissime applicazioni di questa professione sanitaria; senza scendere nel dettaglio proverò a darvi una definizione omogenea.
“Lo psicologo è un professionista sanitario che svolge attività di prevenzione, diagnosi, intervento, promozione della salute, abilitazione-riabilitazione, sostegno e consulenza al singolo individuo, alla coppia, al gruppo e altri organismi sociali o comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.” 

Lo psicologo, dunque, si occupa principalmente di potenziare le risorse personali e di favorire il cambiamento attraverso un percorso di acquisizione di una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie risorse.
Una parte della psicologia nata recentemente si occupa proprio dei processi di cambiamento psicologico indotti dall’uso delle nuove tecnologie (Riva, 2014).

Caso Hellblade: Senua’s Sacrifice

Per chi ha giocato a Hellblade: Senua’s Sacrifice, saprà che nel gioco uscito nell’estate del 2017 vestiamo i panni di Senua, guerriera celtica affetta da una grave forma da Psicosi. Per garantire una rappresentazione accurata della malattia in questione, il team ha collaborato con Paul Fletcher, uno psichiatra e professore di Neuroscienze della salute presso l’Università di Cambridge. Infatti durante il gioco sentiremo diverse voci e poiché Senua accusa spesso di allucinazioni. Gli altri sintomi frequenti sono ricordi intrusivi, deliri di vario genere, tanto da far insorgere nel giocatore il dubbio che tutto ciò sta giocando in realtà non esista. Per cui, da questo caso, risulta chiaro ed evidente l’utilità di un professionista della salute per rispecchiare al meglio alcuni aspetti delle patologie.

(Per saperne di più di Hellblade,leggi l’articolo di Gabriele Barone)

 

 

Comportamento umano

L’importanza degli studi e delle conoscenze di uno Psicologo non si applicano solo alla sfera patologica, come nel caso di Hellblade: Senua’s Sacrifice, ma soprattutto sul comportamento normale. Le conoscenze scientifiche di cui dispongono gli Psicologi consentono di rappresentare al meglio eventuali reazioni fisiologiche e comportamentali del nostro avatar, eventuali incontri con altri personaggi nella nostra progressione della storia e delineare personalità e caratteristiche peculiari dei nostri personaggi, favorendo sia una maggior attinenza alla realtà che rendendo l’esperienza più coinvolgente e motivante per noi giocatori.

Motivazione

Le ragioni dell’assunzione degli psicologi sono, dunque, molteplici. Importantissima è la motivazione, che significa “ essere spinti a fare qualcosa” (Ryan & Deci, 2000).
In generale, il termine motivazione si riferisce a quei processi psicologici che servono ad avviare, dirigere e sostenere attività mentali e fisiche. La motivazione, in particolare quella estrinseca, può essere rinforzata attraverso premi esterni, ad esempio degli obiettivi sbloccabili nel gioco, dei vestiti o collezionabili trovabili durante la nostra progressione nel gioco. Questi elementi sono efficaci ed importanti, ma non risultano sufficienti per “tenerci incollati allo schermo”.
A chi di noi non è capitato di continuare a giocare ad un videogioco che ci è risultato noioso o ripetitivo? Per evitare casi in cui il videogioco non coinvolga ma anzi venga vissuto come un’esperienza soddisfacente, è importante lavorare soprattutto sui circuiti motivazionali intrinsechi. Con la motivazione intrinseca risulta gratificante la semplice attività in sé, per cui non sono necessari premi esterni oltre il compito intrapreso. Per aumentare la motivazione, un videogioco deve considerare alcuni bisogni innati degli esseri umani, essi riguardano la sfera della socialità, dell’autonomia e della competenza.
In quest’ambito, dunque, risulta fondamentale la figura dello psicologo per promuovere un titolo che sia motivante.

Esperienza di flusso

Nel videogioco, come in tutte le altre attività che svolgiamo – basti pensare ad una semplice lettura di un libro – può capitare di vivere un’esperienza di flusso, ovvero uno stato di assorbimento che non ci fa sentire né la fatica dell’attività che svolgiamo e né il tempo che scorre. Sembra qualcosa di spaventoso, ma in realtà su questo concetto, definito da Mihaly Csikszentmihalyi (1990) come esperienza ottimale, è alla base di ogni processo di apprendimento – dunque anche scolastico, accademico o lavorativo – che permette di trovare realizzazione e benessere nello svolgimento dell’attività stessa. L’esperienza di flusso non è una condizione sempre presente durante le sessioni di gioco, è uno stato raggiungibile solo nelle condizioni in cui vi è equilibrio fra le sfide proposte (la difficoltà del gioco) e la percezione di sentirsi capace. Un gioco troppo semplice ci annoierà, mentre un gioco troppo complesso potrebbe portarci ansia, frustrazione con il conseguente abbandono.

Per favorire un’esperienza di flusso, è necessario lavorare sul coinvolgimento, la motivazione e creare situazioni, comportamenti e dialoghi in modo realistico in cui sia considerata la libertà di scelta e di sentirsi competente del giocatore: per questo gli psicologi risultano essere in prima linea.
(Per saperne di più, leggere l’articolo di Giusiana Patanè)

Potenziamento e Riabilitazione

Dati questi presupposti, infatti, lo psicologo vede la sua utilità nell’utilizzo e nella progettazione di videogiochi a scopo di potenziare alcune funzioni cognitive, come l’attenzione, la memoria e le funzioni esecutive. Infatti, i videogiochi sono entrati a gamba tesa nel mondo della salute proprio per promuovere e migliorare la salute sia dei pazienti che in generale degli utenti. Oltre a favorire un miglior apprendimento nel giocatore gli elementi videoludici consentono  di realizzare un ambiente controllato e sicuro, in cui è possibile riprodurre eventi e situazioni che difficilmente sarebbe possibile progettare nella vita reale (Smith, 2019).
Gabriele Barone, socio fondatore di Horizon Psytech & Games,  ha sviluppato Fates- 8 stories, un rpg pensato per uno scopo preciso. Il gioco consta di diverse scelte e battaglie, proprio per allenare e migliorare le proprie Life Skill, in particolare l’empatia, il pensiero logico, la creatività e il problem solving.
( Per saperne di più, clicca qui)

Distaccatevi, dunque, dalla figura dello psicologo tradizionale. È figura professionale applicabile a infiniti contesti che riguardano il comportamento umano e la sfera cognitiva/emotiva. Ed essendo noi tutti esseri umani – alieni inclusi – ecco che lo psicologo trova spazio in qualsiasi contesto e dinamica ove vi siano umani.
In conclusione possiamo affermare che Valve ha compreso che dietro ad un grande videogioco ci può essere un grande psicologo!

 

 

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